A poche ore dall’ultimo e definitivo giro di consultazioni con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il segretario della Lega tenta l’ultima carta per ricucire con gli ex alleati e proseguire con un governo gialloverde. A lui quello giallorosso proprio non piace: l’alternativa sono le urne. In conferenza stampa questa volta è Matteo Salvini ad utilizzare parole grosse contro gli ex alleati di governo per indurli a ritornare al vecchio contratto di governo.
“Questo è un classico ribaltone all’italiana. Sta nascendo un governo che ha come unico collante le poltrone. Sta nascendo un governo per un gioco di palazzo”. Parole pronunciate mentre lo stato maggiore di Pd e 5Stelle stanno per entrare a palazzo Chigi per il summit definitivo alla presenza di Giuseppe Conte. Ovvero l’attuale presidente del consiglio che potrebbe rischiare di far arenare la nascita del nuovo governo.
“Abbiamo smascherato un giochino che andava avanti da tempo. A questo punto si spiegano anche i tanti no al governo”, dice Salvini rivolgendosi a Luigi Di Maio. “Capiamo i tanti no sulla giustizia, le autonomie, le riforme. Il taglio sui parlamentari, che abbiamo votato per 3 volte, a differenza del Pd, improvvisamente è sparito. Ribadisco con forza e orgoglio la scelta della Lega: dignità, onore e coerenza valgono più di 1000 ministeri. Se qualcuno preferisce il governo con chi amministra Bibbiano e con chi ha seguito le vicende di Banca Etruria e Mps, noi volentieri facciamo 1000 passi avanti”, dice Salvini.
“Governare con il Pd non è mai stata lontanamente una nostra intenzione, noi non ci stiamo. Noi siamo pronti e continueremo ad essere pronti, in caso di elezioni, ad una manovra economica epocale. Chi sta distribuendo poltrone, può scappare dal voto degli italiani per un mese, 6 mesi, un anno. Non può scappare all’infinito”, aggiunge. “Se l’unico collante per far nascere questo governo è ‘tutti tranne la Lega, tutti tranne Salvini’, non penso che qualcuno stia facendo un buon servizio per l’Italia. Speriamo che qualcuno non stia svendendo i propri ideali per qualche poltrona. Noi non vendiamo gli ideali per le poltrone, gli ideali vengono prima del calcolo spartitorio”, dice ancora.
“Al presidente Mattarella ribadiremo che la via più democratica è quella del voto” sottolinea poi, rivendicando quanto fatto fino ad ora a palazzo Chigi: “Abbiamo fatto il possibile e l’impossibile”. “Inorridisco all’idea che qualcuno ora voglia smontare tutto quello che abbiamo fatto in un anno su sicurezza e migranti”, scandisce il leader del Carroccio, dispiaciuto “che un movimento rivoluzionario come si definiva il Movimento cinque stelle finisca con Renzi. Invidio il fegato di chi vuole fare la rivoluzione con Prodi e Renzi… ci vuole davvero il fegato per fare la rivoluzione con loro.” dice Salvini, spiegando che “ci sono stati contatti con Di Maio in questi giorni. Ma non ci sono state trattative con M5S”.
Ancora, il leader della Lega assicura che non farà nessun appello alle piazze di fronte alla nascita di un governo M5S-Pd: “Le insurrezioni si facevano nel 1848… Io faccio il ministro che si occupa di tranquillità e sicurezza, non di insurrezioni popolari”.