“Se mi è mai mancato Salvini nei mesi del Covid? Guardi, non può mancare a nessuno. A chi lo ama e a chi ha idee molto diverse. parla tutti i giorni così tante volte che è difficile che manchi…”. Sono le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alla Festa dell’Unità di Modena, in risposta alla domanda di Maria Latella.
In Toscana invece si alzano i toni della campagna elettorale in Toscana con il leader della Lega Matteo Salvini, da giorni impegnato nel tour con la candidata alla presidenza Susanna Ceccardi, è stato aggredito a Pontassieve, in provincia di Firenze, dove si trovava per un comizio.
A darne notizia è stato l’ex sottosegretario e deputato leghista Guglielmo Picchi su Twitter: a Salvini è stata strappata “camicia e rosario”.
Le forze dell’ordine presenti per garantire la sicurezza dell’ex ministro e dei presenti sono immediatamente intervenute identificando l’aggressore, una 20enne originaria del Congo. La questura ha avviato accertamenti, spiegando che la persona fermata era “in evidente stato di alterazione psico-fisica”. La 20enne era tra il pubblico che si era radunato in attesa del leader della Lega.
Sempre a Pontassieve un ristoratore ha denunciato che ieri ha dovuto rinunciare ad ospitare un pranzo elettorale di Salvini per le minacce e gli insulti ricevuti via web. Per motivi analoghi un episodio simile era già accaduto nei giorni scorsi in provincia di Firenze, a Bagno a Ripoli, dove i proprietari di un ristorante avevano dovuto rinunciare al pranzo con Salvini, Ceccardi e circa 100 ospiti.
Elisa Tozzi, candidata della Lega in consiglio regionale nel collegio Firenze 2, che ha immortalato la scena, parla di «un clima di intolleranza e di odio nei confronti dell’avversario politico ancora più grave perché alimentato dal sindaco di Pontassieve, che ieri con un infelice post nel rimarcare che Pontassieve è libera e democratica ha di fatto detto che Salvini non era gradito. Da un sindaco parole inaccettabili. Avrebbe dovuto scendere dal palazzo e venire a scusarsi, e invece è rimasta ben chiusa nel palazzo».