Matteo Salvini in un punto stampa a Roma torna sul problema che affligge l’Italia: gli sbarchi incontrollati. Il leader della Lega, dopo aver più volte richiamato Mario Draghi, ha lanciato un appello al suo successore nonché ministro dell’Interno del suo stesso governo: “L’esecutivo e il parlamento danese hanno approvato la norma per cui i richiedenti asilo stanno nei Paesi di partenza – ha premesso ricordando anche che la Germania ha approvato una norma per cui chi sbarca in Italia rimane in Italia – per cui mi aspetto che Luciana Lamorgese applichi politiche alla Salvini, ossia controlli chi sbarca e chi non sbarca”. Il numero uno del Carroccio ricorda che il Paese ha bisogno “di un’estate da boom economico per il turismo, non con il boom degli sbarchi di turisti che paghiamo noi. Spero quindi che dopo gli altri Paesi europei si prenda atto che dobbiamo far da soli e fare be”.
“Riguardo ai referendum sulla giustizia non mi stupisce che Letta non sia d’accordo. Letta probabilmente non ha letto i testi dei referendum, probabilmente è più impegnato a controllare le sue correnti interne perché i testi dei referendum non c’entrano niente con le riforme che noi sosteniamo e sosterremo in Parlamento”. Non è trascorso molto prima che il dem venisse riportato con i piedi per terra dai suoi stessi compagni: “A Letta hanno risposto bene il senatore Marcucci e l’onorevole Bettini che hanno detto che i referendum sono strumento utile e da sostenere. Quindi lascio al Pd il dibattito del Pd”,