Salvini: Aspetto Conte. Con Governo M5S-Pd noi all’opposizione

“Aspettiamo che parli Conte e poi vediamo. Per quanto riguarda la mia posizione personale è l’ultima delle cose che mi preoccupano. La Lega non è nata per occupare 7 ministeri. Nessuno mi ha chiesto nulla. Comunque penso che gli italiani abbiano apprezzato il mio modo di difendere la sicurezza e i nostri confini”. Sono le parole del ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, a ‘Ma cos’è questa estate’ su Radio 24, riferendosi alle voci di un suo passo indietro dal governo per favorire un percorso che conduca al Conte-bis.  E ribadisce che tutte le decisioni saranno prese dopo aver sentito le parole del presidente del consiglio nell’aula del Senato. “Non so cosa farà Conte. Vediamo cosa dirà il presidente del Consiglio. Non posso decidere prima senza aver sentito le sue comunicazioni”.

“Ma ce lo vedete un governo Pd-M5S-Fi? Tutto è possibile ma… a meno che non ci sia un ‘tutti contro Salvini’. Però l’Italia ha bisogno di un ‘governo per’ non un governo contro. Non sto lavorando a un governo contro questo o quello” ha spiegato Salvini, commentando l’ipotesi di un esecutivo formato da Pd-M5S-Fi, ipotesi formulata, tra gli altri nei giorni scorsi, anche da Romano Prodi. “Poi se qualcuno ha già scelto di fare una maggioranza alternativa, se si stanno già distribuendo ministeri tra Pd e M5S basta che lo dicano. Per me non è un problema. Starò all’opposizione? Sono disponibile ad aspettare tutti e poi farò le mie libere riflessioni, altrimenti non avrei messo in gioco sette ministeri della Lega. Avrei fatto finta di niente e avrei tirato a campare”. La Lega se si dovesse fare un governo M5s-Pd andrà all’opposizione. “Ci mancherebbe altro – spiega Salvini – cosa dovrei fare? Sovvertire la Costituzione? Io le regole le rispetto, ma chi come me ha la coscienza pulita non ha mai paura del voto. Chi invece la pensa ‘alla Renzi’ dice: aspetta, vediamo a ottobre, votiamo un pò più in là. Allora vuol dire che un pò di paura ce l’ha. Io a votare ci andrei anche domani mattina”.

Il numero uno della Lega smentisce di aver avuto contatti negli ultimi giorni con Conte e Di Maio che ha anche smentito di aver deciso di rompere l’alleanza di governo per ‘stoppare’ in qualche modo le inchieste della magistratura sul Russiagate. “I governi non fermano le inchieste della magistratura. Rispetto il lavoro dei magistrati, indaghino pure sulla Russia, perché prenderanno poco o nulla. Figuriamoci se faccio o disfaccio il governo in base alle inchieste della magistratura”. Quanto alla legge di bilancio, “noi della Lega abbiamo ben chiara in testa una manovra economica da 50 miliardi. Prima di tutto bisogna abbassare le tasse. Rilanciare l’economia, energie, investimenti, altrimenti cosa stiamo al governo a fare? L’aumento dell’Iva è un alibi per non lasciare le poltrone. L’Iva scatterebbe il primo gennaio se non si fa la manovra economica. Se si torna al voto in autunno di manovre se ne fanno due”.

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