Dopo il botta e risposta di ieri con Jean-Claude Junker Matteo Salvini torna all’attacco in una intervista alla Tass: ‘Sono sempre più convinto che le lobbies finanziarie a Bruxelles non possono accettare la nostra presenza al governo: questa reazione non mi sorprende, per anni hanno manipolato fantocci mentre adesso sono costretti ad avere a che fare con due movimenti politici verso i quali non possono fare ricatti poiché non devono niente a nessuno, se non difendere gli interessi del loro popolo’.
Un sondaggio circolato nelle ultime ore parla chiarissimo: soltanto il 44% degli italiani, ad oggi, afferma che voterebbe per restare all’interno dell’Unione Europea. Un sondaggio che non è sfuggito a Matteo Salvini, che ne ha commentato i risultati su Facebook:’È evidente ormai a tutti che occorra rifondarla (la Ue)’, premette il ministro dell’Interno: ‘Io sogno un’Europa che faccia poche cose e le faccia bene. Le elezioni europee dell’anno prossimo saranno un’occasione storica. Mi aspetto un mare di voti in tutto il continente per chi vuole rispettare le identità e i popoli, contro le imposizioni arroganti degli speculatori finanziari e le leggi assurde di burocrati che vivono su un altro pianeta. Sarà una nuova Primavera europea di Libertà!’.
Ma oggi è anche la Francia ad andare all’attacco. ‘Tutte le decisioni che vengono prese a Berlino, Roma, Parigi o Bruxelles’, ha detto il ministro francese dell’Economia Bruno Le Maire intervistato da Radio Classique, ‘hanno un’incidenza su di noi, gli altri Paesi della zona euro, il ripiegamento su se stessi, decisioni prese senza alcuna considerazione per i partner non porteranno assolutamente da nessuna parte, non faranno che indebolire la zona euro. Valutare la manovra italiana spetta alla Commissione europea, è lei responsabile. L’unica cosa che posso dire, che vorrei spiegare, è che siamo 19 Paesi, siamo tutti sulla stessa barca, siamo all’interno di un’unione monetaria, abbiamo scelto la stessa moneta e nessuno può considerare che la sua sorte non abbia un impatto su quella degli altri. Quando hai la stessa moneta tutte le decisioni prese a Berlino, Roma, Parigi o Bruxelles hanno un’incidenza su tutti gli altri Paesi della zona euro’.
Intanto il Pd va all’attacco: ‘La manovra è anche una sberla alle imprese e a chi crea lavoro: tagliati gli incentivi di Impresa 4.0, stop ACE e IRI. Risultato: 2 miliardi di tasse in più #ladridifuturo’, scrive il segretario Maurizio Martina su twitter.
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