Salvini contestato a Casalecchio, il bar chiude

Il leader della Lega Matteo Salvini, in visita a Casalecchio di Reno (Bologna), è stato contestato da un gruppo di rappresentanti delle Sardine  e dalla Cgil, oltre che dal Pd. In più, il bar in cui Salvini aveva dato appuntamento ai suoi sostenitori per un caffè mattutino è rimasto chiuso.

Il gestore del bar ha riferito di essere stato avvisato ieri sera della visita di Salvini e ha voluto manifestare la sua presa di distanza da qualsiasi attività di carattere politico: “Non ci prestiamo a nessun tipo di campagna elettorale”, ha spiegato all’Ansa l’amministratore del bar “Dolce Lucia” della città nel Bolognese.

“Non sono contento di tutto in generale. Nelle campagne elettorali non facciamo da sponda a nessuno”, ha aggiunto. “Noi chiudiamo per tutti in campagna elettorale. Non voglio prestarmi come cassa di risonanza a nessuna iniziativa politica. Lo dico da tre anni, l’ho detto anche al sindaco. Se vuole viene, prende un caffé e poi se ne va”. Nessun comizio, insomma, e il leader della Lega è stato costretto a cambiare i suoi programmi. «Sul marciapiede fuori può fare quello che vuole — dice all’agenzia Dire Gandini — anche Beppe Grillo una volta è venuto, ha preso un caffé e se n’è andato».

Fuori dal locale si erano radunate una cinquantina di persone in attesa di Salvini, che arriva davanti al locale, fa una serie di selfie con i militanti, stringe le mani (sempre rigorosamente sul marciapiede) ma non entra. . «Io devo mantenere la sicurezza e l’ordine pubblico non posso far entrare tutte queste persone in una volta», sostiene il gestore.  «Possono andare ad aiutare altri a bar a prendere un caffé- dice Gandini- non ho pregiudizi verso la concorrenza. Abbiamo parlato col suo staff e gli abbiamo chiesto di non fermarsi per motivi di ordine pubblico».

Dura la contestazione da parte delle Sardine e di un gruppo di manifestanti della Cgil che hanno atteso il leader della Lega davanti alla biblioteca Casa della Conoscenza dove era stato allestito il banchetto del Carroccio.

Esibendo uno striscione con scritto “Casalecchio non si Lega”, come riporta Ansa, hanno anche intonato “Bella Ciao” al passaggio del leader leghista che stava raggiungendo a piedi il mercato.

Anche un gruppo di volontari del Pd, vicino al banchetto della Lega, ha contestato a sua volta Salvini mostrando manifesti elettorali del governatore uscente e candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini. Tra loro e alcuni leghisti sono volati anche insulti reciproci. La Polizia e i Carabinieri hanno seguito la vicenda, mentre la Polizia locale ha regolato il traffico.

Prendendo la parola dal banchetto della Lega, Matteo Salvini ha prima mandato un bacio ai contestatori e poi ha dichiarato: “Ragazzi questa volta si vince. Nelle piazze emiliane noi portiamo proposte, idee e sorrisi”.

Rivolto ai giovani in presidio, il leader della Lega ha aggiunto: “Lì, invece, sanno solo insultare. Tenetevi Cazzola, la Fornero, noi scegliamo gli operai, gli artigiani i commercianti e gli emiliani che hanno voglia di lavorare. Viva Casalecchio e viva la gente educata”.

Salvini, infine, si è rivolto ancora ai contestatori dicendo: “Li mandiamo a Sanremo a cantare ‘Bella Ciao’ con il Rolex”.

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