In commissione Difesa del Senato, il M5S si è astenuto in merito al parere sul decreto legislativo che esonera dal pagamento dell’Iva e delle accise i fabbricanti di armi. Dopodiché ha attaccato la Lega che ha votato “sì” pur nutrendo gli stessi dubbi dei grillini. Neanche un giro di lancette e la situazione si ribaltava, con gli uomini di Matteo Salvini all’attacco di Luigi Di Maio, reo ai loro occhi di aver decretato l’espulsione di ben trenta diplomatici russi «per motivi di sicurezza nazionale».
Una misura, aveva specificato il responsabile della Farnesina, «presa in accordo con altri partner europei e atlantici». Analoga decisione ha infatti adottato il governo spagnolo con l’espulsione di 25 diplomatici russi. La sortita di Di Maio non è però piaciuta a Salvini. «Al fine di raggiungere la pace – ha detto il leader della Lega –, non servono le espulsioni ma il dialogo e il buon senso».
A Di Maio ha replicato, ovviamente, anche il Cremlino. «Reagiremo in modo adeguato e pertinente – ha annunciato il ministro degli Esteri di Mosca Maria Zakharova -. L’espulsione dei diplomatici dimostra la mancanza di lungimiranza europea. La Russia risponderà all’espulsione dei 30 diplomatici da parte dell’Italia, sulla base del principio di reciprocità».