Si difende e annuncia querele il giovane indicato come spacciatore e finito alla ribalta nazionale dopo che Matteo Salvini, in visita al quartiere popolare del Pilastro a Bologna, ha citofonato in diretta Facebook a casa di una famiglia di tunisini accusata da una residente della zona di spacciare droga.
Il 17enne di origini tunisine non era in casa quando il leader leghista ha citofonato, ripetendo più volte, in diretta, i nomi delle persone coinvolte.
Contattato da Fanpage, il minore ha detto di aver spacciato in passato, ma non più ora: “Sono pieno di precedenti, in passato ho fatto di tutto e di più, ma adesso vado a scuola, sono un ragazzo normalissimo, non mi manca niente”.
Il 17enne ha detto che i suoi genitori sono rimasti sconvolti dal gesto di Salvini: “Mia madre ha 67 anni, mio padre si spacca il c**o, lui ci è rimasto molto male”. E ha difeso il fratello, “che non fa queste cose, lui gioca a calcio”.
Il giovane ha anche annunciato che sporgerà una querela per diffamazione nei confronti della signora che ha indirizzato Salvini verso la sua famiglia. “Io incontro questa signora qua dietro nel parcheggio, lei ha il cane, io ho il cane, a volte ci incrociamo”, ha spiegato.
Il gesto di Salvini ha suscitato polemiche e gli attacchi di diversi esponenti politici, compreso il vicepresidente del parlamento tunisino, che ha accusato l’ex ministro di razzismo.
Osama Sghaier, vicepresidente del Parlamento tunisino, fa notare come il gesto dell’ex ministro dell’Interno mette a rischio i rapporti tra Roma e Tunisi. “Salvini è un irresponsabile perché non è la prima volta che il signor Salvini prende atteggiamenti vergognosi nei confronti della popolazione tunisina. Lui continua ad essere razzista e mina le relazioni che ci sono tra la popolazione italiana e la nostra. I nostri paesi hanno ottimi rapporti. I tunisini in Italia pagano le tasse e quelle tasse servono anche a pagare lo stipendio di Salvini. Dunque si tratta di un gesto puramente razzista”, ha detto a Radio Capital Sghaier.
Insomma il leader della Lega rischia di far incrinare i rapporti diplomatici tra Italia e Tunisia. “Il vice presidente del parlamento tunisino mi accusa di razzismo? Io ho raccolto il grido di dolore di una mamma coraggio che ha perso il figlio per droga”, sostiene Salvini. “Un atto di riconoscenza che dovremmo far tutti – continua l’ex ministro – la lotta agli spacciatori dovrebbe unire e non dividere. Tolleranza zero contro droga e spacciatori di morte: per noi è una priorità. In Emilia Romagna e in tutta Italia ci sono immigrati per bene, che si sono integrati e che rispettano le leggi. Ma chi spaccia è un problema per tutti: che sia straniero o italiano non fa nessuna differenza”, dice il leader della Lega.
“Matteo Salvini è uno tosto, fa quello che fanno i grandi nel calcio: se promette, poi mantiene. I grandi uomini fanno questo, nello sport ed anche nella politica”. Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, in un’intervista pubblicata oggi da “Il Resto del Carlino”, parla di politica e lancia un endorsement al leader della Lega in vista delle elezioni regionali in Emilia Romagna. “Ci siamo visti l’altro giorno – racconta il tecnico serbo -. Lui è mio amico, ci conosciamo da tanti anni, dasi tempi del Milan.