Salvini: il 19 ottobre in piazza, la giornata dell’orgoglio

Il leader della Lega Matteo Salvini, fortemente attaccato, nel mondo politico e nei social,  annuncia una manifestazione di piazza contro il governo M5s-Pd. “Prepariamo a esserci a metà ottobre, a Roma. Il 19 ottobre penso a una grande giornata di orgoglio italiano”. Lo ha annunciato durante una diretta Facebook. “Sabato 19 ottobre sarà la giornata dell’orgoglio della maggioranza operosa, che non va a fare casino ma che vuole un governo che non nasce la notte a Parigi o Bruxelles e che per questo viene ricompensato”, ha detto aggiungendo che ci sarà una manifestazione anche “domenica 15 settembre a Pontida”.

“Io non sono tra quelli che stacca la spina: magari posso essere tra quelli che la spina l’ha attaccata, portando la corrente in un luogo in cui non c’era. Al governo che sta per nascere dirò: pensate a lavorare, non a inseguire i fantasmi”. Così Matteo Renzi in un’intervista aIl Messaggeronell’edizione cartacea.

Il già segretario Pd ed ex premier è però contento di aver “messo la faccia su un’operazione difficilissima per mandare a casa Salvini, che fino a qualche settimana fa sembrava invincibile” e vorrebbe “che questa fatica umana fosse riconosciuta”. E “paradossalmente chi lo ha capito meglio di tutti è stato Salvini, che non perde occasione per rimarcarlo” sostiene Renzi che sottolinea anche che nel caso specifico è stata una mossa in cui il Pd ha ritrovato “unità vera, faticosa ma vera”.

“Buffone”, “falso”, “sei finito”. La discesa del ‘Capitano’ inizia dai social. Dopo il durissimo discorso di Conte e il tentativo di ricucire con il ritiro della mozione di sfiducia al premier -, Matteo Salvini si ritrova, forse per la prima volta, in minoranza anche su Facebook e Twitter. Migliaia sono infatti i commenti sui profili del leghista che lo invitano ad “andare a casa”, decine e decine gli insulti, centinaia le proteste di quanti ci avevano “creduto”, ma che ora si dicono “pentiti amaramente” dopo quello che giudicano “un tradimento”.

“Capitan Coniglio” lo chiamano, sperando “nell’oblio” del leader del Carroccio, colpevole di “incoerenza” ed “eccesso di protagonismo”, incapace secondo alcuni di rinunciare al “ruolo di prima donna” per il bene di quegli italiani “che dicevi di voler mettere al primo posto. Tutte balle”.

Migliaia i commenti indignati, insomma, che sorpassano, doppiandoli, quelli dei sostenitori irriducibili, ora impegnati a denunciare il complotto Pd-M5S contro il leader padano nell’ultimo post di Salvini. Una minoranza rumorosa, ma pur sempre minoranza per il leghista, che anche attraverso un sapiente uso dei social aveva costruito nel tempo l’immagine di politico ‘pop’, guadagnando consensi, voti e bagni di folla virtuali.

Ecco arrivare anche il duro primo colpo per ‘la Bestia’, testimoniato anche dalle reazioni al tweet del social media manager del ministro, Luca Morisi, dopo il discorso di Salvini in Senato. Un intervento “stratosferico” per l’esperto social, che è stato però letteralmente massacrato nei commenti fra accuse di vivere “in una realtà paraLlella”, battute e gif dal contenuto inequivocabile. Come quella, ad esempio, con il gesto ormai virale di un altro Capitano, il senatore ex 5S Gregorio De Falco, che a Palazzo Madama ha puntato il dito contro Salvini, invitandolo senza mezzi termini a tornare a casa.

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