Avviata ufficialmente la XVIII legislatura ed eletti i nuovi presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Casellati, ora la partita si sposta sulla formazione del governo. Il primo passaggio ufficiale sono state le dimissioni del presidente del Consiglio: il governo resterà in carica solo per gli affari correnti e finché non vedrà la luce il nuovo esecutivo. Intanto c’è stato il primo colloquio tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e i presidenti delle Camere appena eletti. .
Mattarella sarebbe orientato ad avviare le consultazioni dopo Pasqua, presumibilmente martedì 3 aprile. Su questa linea i presidenti Casellati e Fico non sono apparsi affatto contrari. L’idea è di attendere che le Camere completino i passaggi istituzionali previsti, dall’elezione dei capigruppo al completamento degli uffici di presidenza. Un iter che dovrebbe terminare tra mercoledì sera e giovedì mattina. A quel punto si sarebbe al venerdì Santo e sarebbe inutile accelerare, forzando la mano.
Matteo Salvini rivendica, come sta facendo da giorni, la volontà di essere indicato premier. Nel rispetto di tutti, scrive su Fb, il prossimo premier non potrà che essere indicato dal centrodestra, la coalizione che ha preso più voti e che anche ieri ha dimostrato compattezza, intelligenza e rispetto degli elettori.
Via legge Fornero, aggiunge ribadendo il proprio programma, e spesometro, giù tasse e accise, taglio degli sprechi e spese inutili, riforma della scuola e della giustizia, legittima difesa, revisione dei trattati europei, rilancio dell’agricoltura e della pesca italiane, Ministero per i disabili, pace fiscale fra cittadini ed Equitalia, autonomia e federalismo, espulsione dei clandestini e controllo dei confini. Noi siamo pronti, voi ci siete.
In Parlamento, dice il capogruppo leghista a Montecitorio, Giancarlo Giorgetti durante il faccia a faccia di Giovanni Minoli su La7 , c’è tanta gente eletta nei collegi uninominali che magari ha messo qualche cosa di suo, degli amministratori locali, persone che possono condividere quello che sarà il programma che Salvini proporrà per il governo. Immagino sarà incaricato.
Beppe Grillo ai giornalisti che gli chiedono se dialogherà con Salvini, Grillo risponde: ‘Non mi occupo di post politica, se ne occuperanno questi ragazzi straordinari’.
Ma ecco quali sono le ‘tappe’ istituzionali e da prassi ormai consolidata per arrivare al nuovo Governo.
Entro il 25 marzo i parlamentari dovranno comunicare al segretario generale delle Camere a quale gruppo si iscriveranno e per il 27 ci saranno i nomi dei presidenti di tali gruppi.
Prima di Pasqua si apriranno le consultazioni al Colle e dopo le festività sempre al Colle si alterneranno le delegazioni dei gruppi parlamentari dei partiti accompagnati o meno dai leader. Scese tutte le carte, sarà Mattarella a dover indicare la strada da seguire per un mandato esplorativo. Resta ancora l’incognita Movimento 5 Stelle o centrodestra sulla base dei voti raccolti. Tutto si giocherà sulla base dei numeri, la chance di una maggioranza e le piena fiducia del Parlamento.
Solo allora il presidente della Repubblica emanerà i decreti per la nomina del Presidente del Consiglio, dei singoli ministri e per l’accettazione delle dimissioni del governo uscente. Seguiranno il giuramento, il primo consiglio dei ministri e l’ottenimento della fiducia. Tutto questo entro il 10 aprile quando il governo deve presentare il Def in Parlamento.