“Una festa non può essere una festa se stanotte sei ragazzi usciti per andare a divertirsi sono rimasti vittime di una tragedia. E quindi quella di oggi è una giornata di affetto, di abbraccio, di riflessione, di preghiera, in cui ci stringiamo a quelle famiglie marchigiane. Prima di cominciare a raccontarvi quello che stiamo facendo da sei mesi, un minuto di abbraccio e di silenzio”. Matteo Salvini saluta il popolo della Lega, riunitosi in piazza del Popolo a Roma, ricordando le vittime della tragedia di Corinaldo. “L’Italia rialza la testa!” è la dimostrazione di forza che il ministro dell’Interno, ormai, guida una forza polita nazionale. Da Gorizia a Cerveteri, dalla Sardegna a Venezia: i sostenitori della Lega sono arrivati da tutta Italia. Secondo gli organizzatori in piazza ci sono più di 80 mila persone. E non sono poche. Lo show del capo del Viminale accende la piazza, parla alla pancia dei suoi sostenitori e dimostra tutta la sua forza ‘politica’ sul governo gialloverde. Un esecutivo che “durerà cinque anni e non sei mesi, manterrà tutti i suoi impegni e non introdurrà nessuna nuova tassa”. “Quello che abbiamo ottenuto in questi mesi – ricorda – non è il frutto del lavoro di uno ma di tutti. Ringrazio Luigi per il suo lavoro: questo governo vuole durare cinque anni”. E ancora: “Saremo giudicati dal numero di culle che torneranno a riempirsi in questo Paese, dal numero di bambini che nascono e tornano ad avere non un genitore 1 e 2 ma una mamma e un papà. Adozioni più veloci e meno costose sono un dovere per un governo che vuole rispettare la sua gente”.
Voglio trattare con l’Ue. “Chiedo il mandato di andare a trattare con l’Ue non come ministro ma a nome di 60 milioni di italiani che vogliono lasciare ai loro figli e nipoti un’Italia migliore. Se c’è il vostro mandato non abbiamo paura di niente e di nessuno”. “Qualcuno – ha aggiunto Salvini- ha tradito il sogno europeo, noi daremo il sangue per una nuova comunità Europea fondata sul rispetto, sul lavoro, sulla crescita, sull’equità”. “Se l’Europa è quella che si ferma allo spread, alla finanza, agli zerovirgola, è un’Europa destinata a fallire. Serve un’Europa che ritorni a lavorare, per la dignità dei cittadini”. Per il capo ella Lega in Europa “c’è bisogno di anima e identità che qualcuno ha perso in nome della globalizzazione. Ogni tanto ci richiamano ad essere rispettosi delle regole e dei trattati internazionali. Serve una nuova Ue fondata sul rispetto, il lavoro e il progresso. Come è possibile garantire quello che c’è scritto nei trattati sulla piena occupazione e la crescita sostenibile? Guardate alla crisi economica che anche la potentissima Germania sta cominciando a vivere, pensate ai gilet gialli. La violenza non è e non sarà mai giustificata ma chi semina povertà e falsa speranza raccoglie protesta”, ha proseguito.
Salvini contesta poi il Codice degli appalti dicendo che “neanche nel Medioevo” esisteva una procedura così lunga. “Lo abbiamo riscritto pagina per pagina: chi ha un’azienda deve dedicare il proprio tempo a innovare e produrre, non a compilare moduli”.
Sul suo decreto sicurezza, il ministro precisa. “Io sogno un Paese disarmato, ma intanto le armi le voglio togliere ai delinquenti, perché i cittadini onesti che vogliono difendersi devono avere la possibilità di farlo. La casa è sacra, il lavoro è sacro”.
Poi ricorda la storia della Lega e alla sua ascesa politica. “Faremo di tutto perché l’Italia torni ad essere la prima in Europa, non siamo secondi a nessuno. La forza non mi arriva dai sondaggi: certo qualche anno fa eravamo al 4-5% e mai avrei pensato che italiani ci dessero la forza e la responsabilità di essere il primo movimento politico di questo paese; farò di tutto per meritarmi questa fiducia, ora per ora piazza per piazza”.