Salvini incassa dai suoi il mandato per ricostruire il centrodestra

“L’Italia affonda nella crisi economica, le famiglie e le imprese sono in ginocchio e le nostre coste sono prese d’assalto dall’immigrazione clandestina. Ma i partiti che sostengono questo governo sono impegnati a dar vita ad alleanze e federazioni del tutto innaturali pur di sopravvivere”. Parole  che Giorgia Meloni affida a un lungo post sui social.

“Per quanto tempo ancora avranno intenzione di tenere in piedi questo spettacolo indecoroso? Il potere del popolo, però, è più forte delle alchimie di Palazzo. Ridiamo la parola al popolo italiano che in democrazia è sovrano”.

Indebolito da una settimana di sgambetti e veti incrociati nella maggioranza. Le formule astratte in stile prima repubblica non salveranno i protagonisti di questa ammucchiata, fa capire la leader di FdI. Che guarda soprattutto all’ultima proposta di Matteo Salvini,  alle prese con il consiglio federale della Lega. Salvini ottiene piena fiducia dai suoi dopo il consiglio federale. Piena fiducia e mandato al segretario di lavorare per creare, allargare e potenziare un’alleanza alternativa alla sinistra. “Sono orgoglioso perché il movimento della Lega è stato il più compatto al voto per il Quirinale. Sono contento di essere colui che ha messo fine alle ipocrisie dicendo: ‘piuttosto che andare avanti con i no reciproci chiediamo un sacrificio a Mattarella’, e lo rivendico.  Il centrodestra si ricostruisce, non c’è problema. Io lavoro per andare oltre, per raccogliere e andare oltre. Lavoro  per unire. La mia priorità è evitare che aumentino le tasse sulla casa e la bolletta ulteriormente”.

Dalle colonne del Giornale il leader leghista guarda a una federazione del centrodestra con gli alleati di governo. Sul modello dei Repubblicani americani. Un’idea, non proprio nuova per la verità, di cui ha parlato con Berlusconi appena uscita dall’ospedale San Raffaele. Un’idea respinta dalla Meloni che questa volta non intende fare  “buon viso a cattivo gioco” dopo la scorrettezza di Salvini che ha virato verso il Mattarella bis senza nemmeno una telefonata.

Forza Italia si mostra cauta e rivendica il copyright del Cavaliere sul partito repubblicano.

Il patto con i moderati piace al governatore Giovanni Toti, il leader dei centristi di Cambiamo Italia che ha affossato la candidatura della presidente Casellati. Ma il giocattolo centrista potrebbe rompersi. “Non mi convince il sogno neo-centrista”, dice Gianfranco Rotondi. “Uscimmo dall’Udc contro il disegno di un centro autonomo. E dal 1995 perseguo l’idea di un partito di massa che – nel bipolarismo- svolga la funzione stabilizzatrice della Dc”.

In realtà Matteo Salvini pensa in modo erroneo di ricostruire il centrodestra ‘andando oltre’. Dal suo punto di vista crede di creare  una cosa, ed una casa,  moderna e intelligente, sfruttando l’illusoria modalità intellettuale. Salvini mescola, in modo stravagante,  l’idea di un nuovo soggetto politico simile al Partito Repubblicano americano.

Gli sfugge poi che il Partito Repubblicano americano   è un partito sovranista, illiberale e populista, molto più  della Lega.

Il Partito repubblicano americano è il partito ideale di chi vuole sovvertire l’ordine costituito, di chi diffonde fake news, di chi rifiuta i pilastri della democrazia liberale, di chi sragiona non tenendo conto dei dati di fatto, di chi vuole superare la società aperta, di chi rinnega il principio del libero scambio e della libera circolazione delle persone, delle merci e dei capitali, di chi tradisce l’atlantismo occidentale.   Salvini non ha idea di quello che dice.

Il centrodestra come lo abbiamo visto in questi anni non può esistere, non può sopravvivere al suo fondatore, a Silvio Berlusconi, che lo aveva plasmato a sua immagine e somiglianza, infatti si chiama centro-destra e non destra-centro, come annota,  ed a ragione,  Alessandro Sallusti: ‘”Quando Berlusconi ha perso la leadership, quel centrodestra è morto. Ha attraversato quattro anni di continuo declino, scombussolato anche dal fatto che un elemento del centrodestra è cresciuto a dismisura, Giorgia Meloni, questo ha squilibrato ancora di più tutto. Bisogna prendere atto che questo centrodestra non ha futuro. Una coalizione che non riesce a trovare un accordo, anche non vincente, sul nome per la presidenza della Repubblica non penso che possa guidare un Paese’’.

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