Dopo l’incontro con i carabinieri e i bambini che sono stati i grandi protagonisti in occasione dell’autobus dirottato a Milano, Matteo Salvini ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa parlando di Ius Soli, Ramy e migranti.
“Ho incontrato stamattina gli undici Carabinieri, quelli che sono intervenuti evitando una strage, dimostrando che le forze di sicurezza sono all’avanguardia a livello mondiale”. “Con oggi mi auguro che si chiuda un percorso di vita e mediatico che riconsegni i bimbi alle loro scuole, gli insegnati alla propria professione, i carabinieri alla propria missione. Ci sono bambini che vorrebbero giocare a pallone, hanno voglia di tornare a studiare, andare in gita tranquillamente, ci sono insegnanti che vorrebbero lavorare. Mi auguro che oggi nessuno usi più nessuno per altri motivi“.
Salvini ha poi parlato della cittadinanza per i bambini stranieri a bordo dell’autobus dirottato: “Se ci sono bimbi che non sono cittadini italiani stiamo portando a termine il percorso perché lo possano diventare senza variazione di legge che c’è e funziona e non si tocca“.
“La cittadinanza è una cosa seria, si dice sì quando si può dire sì, concedere la cittadinanza al ragazzino senza che venga estesa a tutto quello che ci sta intorno. Non fatemi dire altro“. “Due ragazzini diventeranno italiani, solo i due ragazzini“.
“Posso confermare quello che è ovvio, ossia che la legge sulla cittadinanza funziona così com’è quindi non si tocca. Incontrando questi ragazzini mi ha colpito molto Nicolò, quello che si è offerto come ostaggio. Ci sta che quelli in fondo siano più furbetti, mi ha colpito da padre il tredicenne che si è consegnato. È già italiano, non posso dargli la doppia cittadinanza“.