“Qualcuno non ha rispettato il contratto e c’è qualche ministro precedente che ha firmato una concessione assurda ad Autostrade, dove i controllori erano i controllati che si facevano tutto in casa e dove paghi la penale non solo per i mancati utili, ma anche per i mancati pedaggi”. Parole pesanti quelle del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, pronunciate in una intervista rilasciata a Tgcom24 . “Mi domando se chi ha firmato quegli atti lo abbia fatto per distrazione, incapacità o altro”, ha aggiunto.
Sul tavolo c’è la possibilità di revoca della concessione ad Autostrada che divide il governo. Dopo le prime dichiarazioni affrettate e senza inquadrare bene la problematica ora il governo Conte prende tempo. Fatto sta che le voci discordanti su come procedere nella maggioranza sono più di una.
“Non siamo al mercato, ci sono 40 morti. Se Autostrade apre il portafoglio compie solo una minima parte del suo dovere. Ma questo non incide minimamente sull’atteggiamento del governo che sarà assolutamente rigoroso”. Nel governo, assicura Salvini, sulla prospettiva di revocare la concessione “non c’è nessuna divisione. E’ il momento in cui ci stiamo occupando di continuare a scavare, mettere in sicurezza quel che è rimasto in piedi, dare assistenza ai feriti, alle famiglie, ai defunti, trovare una sistemazione il prima possibile ai 600 sfollati, cose importante in cui impegnati. Se uno guarda la stragrande maggioranza dei giornali e dei telegiornali c’e’ da vergognarsi, sono pieni di supposizione e sciaccallaggio: lo dico da giornalista, mi vergogno di alcuni colleghi”.
Poi parla di giustizia per chi ha sbagliato. “Da cittadino italiano pretendo – dice nell’intervista- che mi si dica chi ha sbagliato e che i responsabili non paghino solo economicamente ma finiscano nelle celle, per quelli che hanno sulla coscienza decine di morti”.
“So che qualche sindaco sa che la realtà è un’altra. Ci sono tantissimi Comuni in Italia che hanno avanzi in bilancio ma non possono usarli. Questo prescinde dal ponte Morandi. Non è possibile che l’Europa decida quando possiamo andare in pensione, quando possiamo ridurre le tasse. L’Italia ha tutto il diritto di riconquistare tutta la sua sovranità e libertà di scelta. Servono almeno 40 miliardi di euro per il dissesto idrogeologico. Spenderemo tutto quello che potrà essere speso a prescindere dai vincoli”.