Governo nel caos. Salvini: ‘Salva Roma fuori da decreto crescita’. M5s: ‘Non è vero’

Scontro frontale tra i due vicepremier e i due partiti della maggioranza gialloverde sul decreto Salva Roma e sul caso Siri. Da un lato si sta vivendo un vero e proprio caos sulle norme Salva Roma su cui la Lega chiede lo stralcio dal decreto crescita che viene esaminato dal Cdm. Matteo Salvini esulta e parlando davanti Palazzo Chigi dice sicuro che il “Salva Roma fuori da dl crescita.  Provvedimento ad hoc per tutti i comuni”. “Quando si parla di crescita è importante esserci”, attacca il segretario della Lega. Che precisa “lo stralcio del salva Roma dal decreto l’ho concordato con chi c’era”. Chiaro riferimento all’assenza di tantissimi ministri pentastellati ma soprattutto a Lugi Di Maio  che ha preferito il salotto televisivo di Giovanni Floris e registrare la puntata della trasmissione ‘Di Marted’ in onda su La7.

Dal canto suo, l’alleato di Salvini e ministro del Lavoro, Luigi di Maio, snobba il Consiglio dei ministri convocato per approvare definitivamente il dl, dice no allo stralcio e attacca a muso duro Armando Siri, di cui chiede le dimissioni, difeso, invece, dal ministro dell’Interno.

Insomma una giornata vissuta, fino ad ora, nell’assoluto caos politico condito da uno scontro senza precedenti tra i due vicepremier. Con in mezzo il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, che sembra essere impotente nel mettere ordine, almeno istituzionale, tra i due partiti che sostengono il suo governo. Oggi era in programma un consiglio dei ministri importante per il futuro del Paese.

La cronaca della giornata.La norma ‘salva Roma’ non è stata inserita nel decreto Crescita. L’annuncio arriva dal vicepremier Matteo Salvini, prima dell’inizio del consiglio dei ministri. “Noi vogliamo aiutare tutti i Comuni” in difficoltà e “lo faremo con provvedimento ad hoc”, ha detto. Il dl è “una bella botta per la crescita del Paese”. Il segretario della Lega spiega che nonostante le tensioni con l’alleato di governo non ci sarà alcuna crisi perché “l’Italia ha bisogno di un governo per quattro anni. Il mio rapporto con il M5S è buono, non ho tempo né voglia di litigare con nessuno”. Ma lancia delle frecciate ‘avvelenate’ ai pentastellati. “Se lo stralcio è concordato con Di Maio? Io concordo con chi c’è, non con chi non c’è” ha poi detto Salvini, nel cortile antistante palazzo Chigi. Il riferimento è all’assenza di parte di tanti ministri M5S in Cdm, compreso il capo politico. “Chiedetelo a loro e non a me”, taglia corto il leader della Lega. “Quando si parla di crescita è importante esserci” ha aggiunto, “altri preferiscono i salotti televisivi”, riferendosi a Di Maio impegnato nella registrazione di un programma tv. I ministri leghisti sono tutti presenti, solo tre per i pentastellati.
Ma fonti di governo del M5s smentiscono.”Non è stato discusso il decreto crescita” in Cdm, “dunque non si è potuto stralciare nulla, meno che meno il salva Roma”. Insomma il ministro dell’Interno si sarebbe sbagliato.

Nel decreto crescita è stata inserita la norma che permette la partenza del fondo di indennizzo per i rimborsi dei risparmiatori coinvolti nei crack bancari. Lo ha annunciato il vicepremier, Matteo Salvini, parlando davanti a Palazzo Chigi. “So che sono in corso altre interlocuzioni a Roma e a Bruxelles” per allargare ulteriormente la platea, ma c’é “urgenza di rimborsare da subito” chi è più in difficoltà, ha aggiunto.
E sull’altro tema caldo, le dimissioni di Armando Siri, Matteo Salvini è categorico. “Il sottosegretario resta al suo posto.

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