Salvini sceglie il negazionista del clima, Alberto Prestipinzi, per presiedere il comitato di consulenza del Ponte sullo Stretto

Parlare di Ponte sullo Stretto  è come  attirare tutte le contrapposizioni, le polemiche, le proteste.  Quella che sta tenendo banco in questi ultimi giorni riguarda la nomina a coordinatore del Comitato scientifico, che affiancherà la società Stretto di Messina nella fase di progettazione esecutiva del collegamento stabile, del prof. Alberto Prestininzi, originario di Caulonia, già ordinario di Ingegneria della Terra all’Università La Sapienza di Roma, è il coordinatore del Comitato tecnico scientifico sul Ponte dello Stretto. La nomina è arrivata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha ufficializzato i nove nomi che comporranno l’organismo indipendente che ha il compito di supporto e consulenza per il progetto del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria. Presentato sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti come “comitato tecnico scientifico” si tratta di un organismo indipendente, di supporto e consulenza per la progettazione del Ponte sullo Stretto.  Prestininzi, già in passato consulente della Stretto di Messina spa, cioè la società pubblica recentemente resuscitata dalla liquidazione dal governo per riprendere i lavori abbandonati nel 2012. Negli ultimi tempi, come racconta il Corriere.it, Prestininzi è diventato noto per le sue teorie negazioniste sui cambiamenti climatici. È per questo motivo che la sua nomina ha riacceso le polemiche sulla realizzazione del ponte: “L’opera più devastante per un territorio che si sia mai immaginata, per la quale dovrebbero aversi le massime garanzie di rigore scientifico, viene messa nelle mani di un personaggio che ha firmato manifesti che negano tutto quello che la comunità scientifica sostiene da anni. Salvini con questa nomina fa un autogol clamoroso, e con lui i governatori della Sicilia e della Calabria che non hanno avuto neanche il coraggio di opporsi”, tuona Elio Conti Nibali di ‘Invece del Ponte’ (uno dei comitati No Ponte, partecipato da molti professionisti). Prestininzi è infatti tra i principali firmatari – e unico italiano – di una petizione che affermava che l’emergenza climatica semplicemente non esiste. Un manifesto presentato come se fosse stato sostenuto solo da scienziati ma in realtà firmato anche da pensionati, sommelier, commercialisti. Il comitato nominato  da Matteo Salvini in realtà non avrà un ruolo determinante – almeno dal punto di vista esecutivo – sarà, infatti, un mero organo di consulenza mentre ad approvare il progetto saranno gli altri organismi, come il Consiglio superiore dei lavori pubblici. Gli oneri per la remunerazione dei membri del comitato, però, sono a carico della Stretto di Messina, società a totale partecipazione pubblica, fino a 500 mila euro. I neo nominati saranno perciò pagati con soldi pubblici fino a mezzo milione di euro. Non c’è stato organo di informazione nazionale che non abbia titolato: “Salvini nomina il negazionista del cambiamento climatico”.  Posizioni discutibili, più volte ripetute durante la partecipazione a talk show e trasmissioni televisive, che hanno fatto diventare il prof. Prestininzi il simbolo del “negazionismo” (climatico, in questo caso).

Il vicepremier Matteo Salvini non ha replicato ufficialmente sull’argomento ma il ministero dei Trasporti ha definito tutti i 9 componenti del Comitato scientifico – che si riunirà all’inizio della prossima settimana – «illustri professionisti, tra i più prestigiosi del panorama nazionale» e il curriculum dello stesso Prestininzi è ineccepibile, almeno per quanto riguarda il ruolo che è stato chiamato a ricoprire. Ha insegnato alla “Sapienza” e ha ricevuto numerosi riconoscimenti a livello internazionale per le sue ricerche in campo geologico.

Un Comitato scientifico dove siederanno altri personaggi di grande rilievo, almeno stando a quanto hanno fatto nella loro carriera. È il caso di Francesco Karrer, anch’egli docente in pensione, considerato uno dei più importanti urbanisti italiani ed europei, già presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Karrer è un altro profondo conoscitore del progetto del collegamento stabile tra l’Isola e il Continente ed è stato componente della Commissione internazionale per l’aggiudicazione della progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori del Ponte, affidata al Contraente generale Eurolink, oltre a far parte della Commissione che ha aggiudicato i servizi per la redazione dello studio di impatto ambientale.

Il co-portavoce di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli, annuncia la presentazione di un’interrogazione in Parlamento: “Questa nomina del comitato scientifico solleva dubbi e preoccupazione – prosegue – per le modalità con cui si vorrebbe realizzare un’opera per noi inutile che costerà oltre 15 miliardi di euro agli italiani un vero pozzo senza fondo. L’approccio scientifico deve essere basato su dati, evidenze e consensi internazionali, non su opinioni personali che negano la realtà dei cambiamenti climatici come ha fatto più volte il professore”. Bonelli si chiede “quali siano stati i criteri seguiti nella nomina del professore Prestininzi e per chiedere spiegazioni riguardo alla scelta di un coordinatore con posizioni scientifiche discutibili”.

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