Il leader della Lega, Matteo Salvini, parla con i giornalisti nei pressi del Senato, Roma, 6 ottobre 2021. ANSA/FABIO FRUSTACI

Salvini torna all’attacco: ‘No alla riforma del fisco’

Riforma del catasto, aumenti di Imu e tasse sulla casa? Oggi e domani, dalla Lega un secco NO. La casa degli italiani non si tocca e non si tassa”, dice il leader della Lega, Matteo Salvini in una nota: ‘Discoteche riaperte col green pass, ma solo col 35% di capienza? Presa in giro senza senso scientifico, sanitario, sociale ed economico, con questi numeri rischiano di fallire 3.000 aziende e di rimanere a casa 200.000 lavoratori”. Non firmo un assegno in bianco e non mi basta che il ministro dell’Economia mi dica che gli aumenti saranno dal 2026″.

Matteo Salvini, parlando della delega fiscale e l’ipotesi di un rialzo delle tasse sulla casa, ai cronisti fuori dal Senato. “Questa è una patrimoniale su un bene già tassato. Contiamo che il Parlamento, che può intervenire, modifichi questi passaggi e tolga qualsiasi ipotesi di riforma del catasto e di patrimoniale sulla casa dalla delega fiscale. La Lega non ha votato la delega fiscale perché al comma 32 dell’articolo 7 c’è scritto, alla lettera A, che è previsto un aumento possibile delle tasse sulla casa con queste parole: “Il governo è delegato alla riforma del catasto per attribuire a ciascuna unità immobiliare, e al relativo valore patrimoniale, una rendita attualizzata’. E alla lettera B prevede “meccanismi di adeguamento periodico dei valori patrimoniali e della rendita delle unità immobiliare urbane’. Io sono in questo Governo per ridurle le tasse non per aumentarle”, prosegue Salvini mostrando ai cronisti i documenti della delega fiscale varata ieri dal governo con l’assenza dei ministri leghisti.

“Il passaggio che porta all’emersione del nero e dell’abusivo va benissimo, ma ogni possibilità attuale o futura di un aumento della tassa sulla casa non potrà mai avere il sostegno della Lega. Il sostegno della Lega al Governo non è in discussione quando si tratta di tagliare le tasse”.

“Basta togliere questi 2 commi dalla delega fiscale e facciamo un buon servizio non alla Lega ma al Paese”, assicura il leader della Lega con i cronisti che, fuori dal Senato, gli chiedevano cosa succederà senza quelle modifiche. “Sono ottimista e conto che il Parlamento rispetti il mandato che ha avuto: noi abbiamo dato la fiducia al governo Draghi per abbassare le tasse non per aumentarle”, ribadisce.

“No, no la Lega è dentro la maggioranza. Se vogliono, escano Letta e Conte perché il Parlamento ha dato la fiducia a Draghi per abbassare le tasse non per aumentarle” insiste Salvini rispondendo a chi gli chiede se la Lega uscirà dalla maggioranza di governo dopo il mancato voto sulla delega fiscale.

“Il Parlamento tolga questo passaggio e poi tiriamo dritti sul taglio dell’Irap, sull’abbassamento dell’Iva, sulla revisione degli scaglioni Irpef e un impegno che chiedo personalmente al presidente Draghi, glielo chiesi a marzo scorso e siamo arrivati a ottobre, è di un intervento risolutivo sulle cartelle esattoriali. Ci sono 120 milioni di cartelle di Equitalia che rischiano di essere un’ammazzata definitiva nella ripresa delle famiglie post covid”, prosegue l’esponente leghista.

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