Matteo Salvini non ha dubbi: i flussi migratori hanno fatto riapparire malattie che qui da noi avevamo da tempo debellato. Lo dice parlando della vicenda della bambina uccisa dalla malaria e con quell’atteggiamento che non ammette dubbi.
Secondo Zsuzsanna Jakab, direttrice dell’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità tra chi sbarca sulle nostre coste appena il 2-5 per cento denuncia una situazione sanitaria compromessa. Per malattie infettive? Cardiocircolatorie, mentali, legate a gravidanza o ferite conseguenza di incidenti o percosse. Dunque, le infezioni non c’entrano. Forse Salvini si riferisce alla tubercolosi a cui provò ad accennare Beppe Grillo tre anni fa nel suo Blog. I dati dell’Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control) riportati dagli studenti di scienze della comunicazione della Iulm tra il 1990 e il 2014 indicano una riduzione dell’incidenza da 25,3 ogni 100 mila abitanti a 6 su ogni centomila, ovvero meno 64 per cento.
Sul caso della bambina uccisa dalla malaria, come si diceva, ha affermato: ‘Alcune malattie debellate sono tornate coi fenomeni migratori. Lo certifica la giunta provinciale di Trento, del Pd’.