Lee Jae-yong, vicepresidente ed erede dell’impero Samsung, è stato condannato a 5 anni di carcere dalla Corte centrale di Seul per corruzione e altri crimini, tra cui abuso di beni sociali e falso giuramento. Nello scandalo era finita anche l’allora presidente del Paese, Park Geun-Hye, costretta alle dimissioni. La procura aveva chiesto per il top manager, arrestato lo scorso febbraio, 12 anni di carcere.