«Per quanto non definitive, le ultime condanne sull’inquinamento di
importanti settori produttivi del comprensorio crotonese hanno
confermato una penetrazione del territorio silano da parte della
’ndrangheta. Questo impone una riflessione matura e condivisa degli
organi politici e della società civile in tema di lotta culturale e
sociale al fenomeno, che va combattuto con consapevolezza, coscienza e
volontà». Lo affermano, in una nota, il vicesindaco e assessore alla
Legalità del Comune di San Giovanni in Fiore, Daniela Astorino, e
l’assessore alla Cultura e all’Istruzione dello stesso municipio,
Patrizia Carbone. «Per molti anni – proseguono Astorino e Carbone
– c’è stata una tendenza generale, dominante, al negazionismo.
Inoltre è mancato un confronto aperto sui possibili interventi
continuativi di prevenzione, a cominciare dall’educazione alla
legalità. Bisognerà dunque recuperare terreno e aprire una
discussione di spessore sul futuro comune, soprattutto delle nuove
generazioni». «Siamo convinte che ciò sia un dovere di tutti,
sicché a riguardo non possono esistere divisioni di sorta. Insieme
alla sindaca Rosaria Succurro, crediamo – concludono Astorino e
Carbone – che sia fondamentale coinvolgere le istituzioni del
territorio e le agenzie di formazione, a partire dalle scuole, per far
nascere, come raccomandava Paolo Borsellino, un movimento culturale che
abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà
che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza,
della contiguità e quindi della complicità».
importanti settori produttivi del comprensorio crotonese hanno
confermato una penetrazione del territorio silano da parte della
’ndrangheta. Questo impone una riflessione matura e condivisa degli
organi politici e della società civile in tema di lotta culturale e
sociale al fenomeno, che va combattuto con consapevolezza, coscienza e
volontà». Lo affermano, in una nota, il vicesindaco e assessore alla
Legalità del Comune di San Giovanni in Fiore, Daniela Astorino, e
l’assessore alla Cultura e all’Istruzione dello stesso municipio,
Patrizia Carbone. «Per molti anni – proseguono Astorino e Carbone
– c’è stata una tendenza generale, dominante, al negazionismo.
Inoltre è mancato un confronto aperto sui possibili interventi
continuativi di prevenzione, a cominciare dall’educazione alla
legalità. Bisognerà dunque recuperare terreno e aprire una
discussione di spessore sul futuro comune, soprattutto delle nuove
generazioni». «Siamo convinte che ciò sia un dovere di tutti,
sicché a riguardo non possono esistere divisioni di sorta. Insieme
alla sindaca Rosaria Succurro, crediamo – concludono Astorino e
Carbone – che sia fondamentale coinvolgere le istituzioni del
territorio e le agenzie di formazione, a partire dalle scuole, per far
nascere, come raccomandava Paolo Borsellino, un movimento culturale che
abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà
che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza,
della contiguità e quindi della complicità».