CASAL VELINO (SALERNO). È in fermento il ridente centro di Casal Velino, nel Salernitano, da quando si è diffusa di bocca in bocca la notizia dell’interesse di Papa Francesco nei confronti dell’antica e storica cappella Ad Duo Flumina, che ha ospitato per 500 anni le reliquie del santo patrono, lo stesso adorato anche a Salerno.
Essa rappresenta una delle cinque tappe supportate da prove documentali, della sosta del santo, insieme a Velia, Rutino, Capaccio e la stessa Salerno. Un luogo di grande importanza nell’itinerario storico del pellegrinaggio di Matteo nel Salernitano, che interessa 22 centri su un percorso di circa 230 chilometri: ‘Il cammino di San Matteo’, ovvero il peregrinare del martire e delle sue spoglie, incominciando dal braccio che è la sua più conosciuta reliquia e fonte di grande adorazione.
‘Attendiamo il Papa a Casalvelino alla Cappella Ad Duo Flumina. Il Santo Pontefice, dopo averne ascoltato la storia, visibilmente interessato ha dichiarato che è un posto da vedere. A tale proposito, abbiamo anche presentato al Santo Padre l’invito a visitare la cappella per la quale ha mostrato viva attenzione’, comunica con comprensibile emozione ed anche motivata soddisfazione il Alfonso Grieco, presidente del gruppo di preghiera i ‘Fedeli di San Matteo’ comunica emozionato, oltre al desiderio, i commenti del Pontefice che testimoniano il suo interesse per la chiesetta, oltre ala volontà di recarsi lì dove tanti fedeli per cinque secoli hanno adorato i resti di Matteo e tutt’oggi vi si recano da ogni dove. La considerano infatti un massimo punto di riferimento nel cammino di fede e di divulgazione.
La notizia si è diffusa rapidamente tra l’ospitale e devota popolazione di Casal Velino, dando luogo ad un fermento che è andato mano mano ampliandosi a macchia d’olio, generando come era prevedibile, anche le relative aspettative. Che sono tante.
Non è difficile immaginare la ricaduta che potrebbe avere un evento di questa eccezionalità, davvero notevole. Innanzitutto, ufficializzerebbe la rilevanza del centro in ambito storico-sacro. Poi, darebbe offrirebbe grande chances relative a vari settori, a partire da quello del Turismo religioso, al quale la zona sembra votata.
L’ interesse dimostrato dal Santo Padre per l’attività del Gruppo di Preghiera dedicato al Santo, ha rincuorato i Fedeli dei quali sono noti ed apprezzati l’opera sociale e l’impegno profuso con costanza nella divulgazione della fede cattolica ed in particolare della parola di Matteo e la sua storia.
L’interesse del Papa rappresenta per i membri del Gruppo di Preghiera il più importante riconoscimento agli sforzi compiuti in anni ed anni di militanza attiva.
Il loro presidente, accompagnato dal cardinale Raffaele Renato Martino, ha parlato con Francesco delle attività e dei progetti del Gruppo che guida, nel corso di un incontro a Roma che rientra nell’ambito di una delle sue tante missioni di fede.
È stato un incontro informale e decisamente cordiale, diretto e concreto. A stimolare l’interesse del Santo Pontefice, anche la fedele riproduzione del suggestivo quadro presente nella cappella Ad Duo Flumina, che il presidente dei Fedeli di San Matteo, a nome di tuti i componenti, gli ha portato in dono. Grieco ha consegnato a Francesco pure la medaglia commemorativa consegnata pure al clero nel Duomo di Salerno in occasione della traslazione del corpo del Santo, patrono della città, la cui storia postuma è strettamente legata al centro di Casal Velino ed in particolare alla Cappella Ad Duo Flumina che ne ha ben custodito per 500 anni i resti mortali.
Il Pontefice è stato colpito dalla bellezza del quadro ricevuto ed ha ascoltato con attenzione la storia del dipinto, custoditonel territorio nativo del Cardinale Guarracino al quale il Santo Padre è stato legato da importanti momenti; fu colui che gli impose le mani quando fu ordinato Vescovo.
Francesco ha affermato con convinzione che la Cappella di Casal Velino rappresenta un posto da vedere. Ha quindi impresso la sua benedizione al presidente e con parole di incoraggiamento e di stima lo ha spronato a proseguire l’opera di diffusione di fede insieme al suo Gruppo.
Bilancio dunque decisamente positivo per questo incontro di particolare rilevanza giacché testimonia un effettivo interesse da parte del Pontefice nei confronti della Cappella, attribuendole l’ufficialità di luogo indiscutibilmente sacro.
Un risultato rilevante che si aggiunge agli altri, Nela direzione dell’ufficializzazione di una strada di fede che congiunga le tante cittadine del Salernitano unite dalla storia del Santo in un percorso storico di pellegrinaggio religioso.
Con Grieco ed i suoi Fedeli di San Matteo, sono in tanti a sperare che, dopo il placet del Papa, sia possibile concretizzare l’agognato riconoscimento, fornendo finalmente a tutti i pellegrini la possibilità di conoscere e di rivivere attraverso un fedele percorso la storia itinerante di San Matteo.
Il Santo Padre ha dunque notizie certe della storia di un luogo che è da considerarsi indiscutibilmente sacro. La strada è più che tracciata, verso la completa riqualificazione e la crescita di un percorso di pellegrinaggio religioso.
I rappresentanti dei paesi che rappresentano le tappe più significative del viaggio del Santo, invitati a presenziare proprio dal presidente del gruppo Alfonso Grieco e dal parroco della Cattedrale, don Michele Pecoraro. I comuni coinvolti, in verità, sono ventidue per circa 230 chilometri di percorso, ma le cinque tappe con prove documentali della sosta del santo sono: Velia, Casal Velino Marina, Rutino, Capaccio e Salerno, che costituiscono le tappe del pellegrinaggio de Il cammino di San Matteo.
Il braccio di San Matteo costituisce la sua più conosciuta reliquia. È adorato dai fedeli e protagonista di culto secolare, custodito a Salerno dopo la traslazione dal Cilento ed in particolare dalla cappella Ad Duo Fulmina che ne custodiva anticamente le spoglie mortali, oltre a costituire oggi un’importante testimonianza del viaggio del Santo, capitolo di rilievo della Storia sacra. Casalvelino spicca per il legame col Santo e per il ruolo che ha sempre rivestito nella storia del suo Culto, tra i 22 comuni coinvolti, su un percorso di circa 230 chilometri ed in speciale modo tra le cinque tappe principali, con prove documentali della sosta di Matteo.
Teresa Lucianelli