San Raffaele: tre persone arrestate per furto a caveau

Novità nelle indagini sul San Raffaele. Danilo Donati, uno dei responsabili della security dell’ospedale milanese, è stato arrestato con le accuse di tentata estorsione e incendio, a lui contestate in concorso con il fondatore don Luigi Verzé, morto nei mesi scorsi. L’inchiesta condotta dalla Gdf di Milano e coordinata dai pm Pedio, Ruta e Orsi, ha portato all’arresto di altre 2 persone sempre della security del San Raffaele. Al centro delle indagini la vicenda di un campo di calcio che sorgeva a fianco all’ospedale. A finire in manette, Antonio Cirillo e Francesco Pinto, accusati di un furto da 1 mln di euro che sarebbe avvenuto il 13 luglio del 2011, poco prima del suicidio di Mario Cal. I soldi sarebbero stati sottratti dal caveau dell’ospedale. Negato invece l’arresto per Andrea Roma, l’ex capo dell’ufficio tecnico del San Raffaele, accusato di tentata estorsione assieme al responsabile della security interna Danilo Donati, una delle tre persone arrestate oggi. La Procura di Milano, da quanto si è saputo, impugnerà il provvedimento con cui il giudice Vincenzo Tutinelli ha negato l’arresto per inattualità delle esigenze cautelari. Per la vicenda Donati e Roma sono indagati in concorso con don Luigi Verzé, il fondatore del gruppo morto lo scorso dicembre. Il caso in particolare riguarda un incendio che si è verificato nel 2006 del quadro elettrico che illuminava gli impianti sportivi vicini al San Raffaele. Un complesso che sorgeva su un terreno che l’allora presidente dell’istituto di ricovero e cura dell’ istituto scientifico voleva acquisire ma che uno dei proprietari dell’area non voleva cedere. Per questo gli inquirenti hanno accertato che venne organizzato anche un altro incendio a scopo estorsivo.

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