San Sostene, arresti furto pigne e danneggiamenti demanio boscato

Nel corso di altre attività di servizio, militari della stazione Carabinieri forestale di Davoli e del Nucleo cinofili antiveleno della stazione Carabinieri forestale di Cerchiara di Calabria, hanno individuato, all’interno di un bosco demaniale nel comune di S. Sostene in località Portella, un soggetto su una pianta di pino che, alla vista dei militari, scendeva in fretta e furia dalla pianta unitamente ad altri due soggetti vicini a numerosi sacchi di plastica.

 

Dalle immediate verifiche è emerso che i tre soggetti erano intenti a trafugare, dopo averli staccati dei palchi delle piante di pino una ingente quantità di strobili, raccogliendoli in sacchi di plastica, alcuni dei quali già caricati all’interno di un furgone e la maggior parte sparsi all’interno del bosco, senza alcuna autorizzazione.

 

Si è proceduto quindi alle verifiche di rito, eseguendo i rilievi in bosco, l’accertamento, tramite i servizi del SIFA, dell’origine demaniale del terreno boscato, delle caratteristiche del soprassuolo e dell’importanza fondamentale che i semi prelevati hanno per la rinnovazione e il miglioramento delle scarse condizioni fisico-vegetative del bosco stesso, nonché è stato accertato, presso i competenti servizi del comune della mancanza autorizzazione al prelievo, e di alcuna autorizzazione in materia di vincolo idrogeologico.

 

Complessivamente erano stati prelevati circa 670 chilogrammi di pigne, raccolte all’interno di 21 sacchi di plastica, sequestrati e consegnati in custodia al comune di S. Sostene, proprietario del terreno boscato.

 

I tre soggetti uno di nazionalità italiana e residente a Soriano Calabro e due di nazionalità algerina, residenti in provincia di Salerno e attualmente domiciliati anche loro a Soriano Calabro, con numerosi precedenti penali, per alcuni anche della stessa fattispecie sono stati tratti in arresto per le ipotesi di furto,  aggravato, danneggiamento e deturpamento di bellezze naturali, regolarmente convalidato nell’apposita udienza tenutasi in data odierna, con contestuale rimessione in libertà dei soggetti.

 

I precedenti dei soggetti, la loro provenienza, le modalità e l’abilità posseduta dagli stessi per arrampicarsi sugli alberi per il per il taglio delle pigne, confermano  l’ipotesi della presenza di specifiche organizzazioni dedite all’asportazione abusiva di pigne dai boschi della Calabria per alimentare il ricco mercato della produzione di pinoli, per i molteplici usi alimentari e in pasticceria, il cui valore sul mercato si aggira intorno ai 100 euro al chilogrammo.

 

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