Con un po’ di malignità si potrebbe pensare che non sia un caso, che la notizia della scoperta di due amanti di 6mila anni fa, teneramente abbracciati nell’amore eterno, sia stata resa nota proprio il giorno di San Valentino, ma tant’è: nel vedere i due scheletri di un uomo e una donna, ancora avvinti dall’amore dall’epoca del Neolitico, i cuori teneri si emozionano.I due antichissimi amanti sono stati rinvenuti ieri durante scavi presso la Grotta di Alepotrypa, il “Buco della volpe”, a ovest del villaggio di Mani, nel Peloponneso meridionale. Non si sa ancora come e perché siano morti, ma di certo sappiamo che si amavano. Il romantico ritrovamento è stato annunciato dalla Sovrintendenza Archeologica ellenica. Grazie al metodo del Carbonio 14, gli scheletri della coppia abbracciata sono stati datati intorno al 3800 a.C., mentre l’analisi del Dna ha confermato che i resti appartenevano a un maschio e a una femmina. Verso il 3200 a.C. un devastante terremoto avrebbe fatto crollare l’ingresso della grotta, sigillando all’interno coloro che vi abitavano. Gli scavi nell’area ebbero inizio in seguito a una scoperta fortuita fatta dagli speleologi Yiannis e Anna Petrocheilos nel 1958 e sono ripresi l’anno scorso sotto l’egida dell’Eforato di Paleoantropologia delle antichità, guidato da George Papathanassopoulos, e della Società speleologica della Grecia settentrionale, che si avvalgono della collaborazione di esperti greci e internazionali.
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