Tutti contro Bernie Sanders e Pete Buttigieg: nel dibattito tra aspiranti candidati presidenziali del partito democratico Usa – il “più litigioso” ad oggi, sottolinea il New York Times – il senatore del Vermont e l’ex sindaco di South Bend sono finiti sotto il fuoco incrociato degli sfidanti, nel comune tentativo di bloccare una fuga in avanti dei due, a pochi giorni dalle primarie nel New Hampshire. Sanders è stato attaccato per le sue idee “da sinistra radicale” e per essersi opposto in passato all’introduzione di regole per limitare il porto d’armi, mentre Buttigieg è stato preso di mira per la poca esperienza e i troppi legami con grandi donatori.
Dopo il testa a testa in Iowa, Sanders e Buttigieg sono considerati in pole position anche per il New Hampshire e potrebbero staccare il gruppo con il voto dell’11 febbraio. Nel dibattito che si è tenuto ieri sera (notte fonda in Italia), l’ex vicepresidente Joseph Biden, ammaccato dopo la debole performance in Iowa, ha puntato subito il dito contro quella che secondo lui è la principale debolezza di Buttigieg: scarso sostegno tra le minoranze. Un argomento che Biden spera si trasformi in un suo rilancio con le primarie in South Carolina, dove ha ampio sostegno tra gli afro-americani e dove si giocherà questo mese probabilmente il destino della sua scommessa presidenziale.
Quanto a Sanders, l’ex braccio destro di Barack Obama non solo è tornato a evidenziare il pericolo che comporterebbe un candidato dem “socialista”, ma ha ritirato fuori la questione del controllo sulle armi, che negli anni Novanta aveva visto il senatore contario a leggi restrittive. L’argomento aveva zavorrato la campagna di Sanders per la nomination dem nel 2016. E il senatore ha ammesso: “ho cambiato idea sulla questione”, forse per cercare di chiudere definitivamente la questione. Ma la ‘coerenza’, il non avere mai cambiato posizione sui grandi argomenti, è la principale forza di Sanders, per cui non è detto affatto che la storia del ‘gun control’ sia finita qua.
Per Biden, ma anche per le senatrici Elizabeth Warren e Amy Klobuchar, il dibattito di ieri sera è stato una delle ultime opportunità per rilanciare la propria corso e cercare di bloccare Sanders e Buttigieg dalla presa definitiva, rispettivamente, dell’ala di sinistra e di centro del partito democratico. Un dibattito con “colpi e contrattacchi, ma nessun k.o.”, riassume il New York Times, pur sottolineando che “ora Sanders si piazza chiaramente in testa” alla gara. I sondaggi in vista del voto in New Hampshire lo danno d’altronde circa 9 punti davanti a Buttigieg.