Rinnovo del sistema sanitario: una priorità per il governo, una necessità per i cittadini. A tornare sull’argomento dopo il premier Monti, è stato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Secondo il Capo dello Stato è necessario “riformare gli interventi”, ma “chi ha maggiore possibilità di contribuzione dovrebbe pagare di più, tenendo conto della sua effettiva capacità di reddito”. Questo per i pochi fondi a disposizione della sanità pubblica. “Rispetto a quando fu concepito il sistema sanitario nazionale, le risorse sono di meno, quindi si deve tagliare a condizione che ci sia capacità di innovazione e di razionalizzazione”, ha precisato Napolitano sottolineando però che “bisogna non regredire né abbandonare la scelta di civiltà del sistema pubblico”. “Servono regole più severe e controlli più oculati di quanto non si sia fatto per lungo tempo su quella parte del privato su cui è fondato il sistema sanitario pubblico”, ha aggiunto il presidente della Repubblica, ricordando che “l’Italia è uno dei Paesi più avanzati in questo settore”. “Il servizio sanitario, ha concluso Napolitano, è un titolo di civiltà per il nostro Paese”.