Sanremo 2019 tra spazio, gaffe e ironia

Dalla nostra inviata, Teresa Lucianelli
Ed è ancora una volta Festival, tante le novità di questa prima serata che ha stimolato come di consueto la curiosità degli italiani, e ancora di più quest’anno per il confronto tra il Baglioni1 e il Baglioni2. Ma, nonostante il grande Claudio abbia avuto un bel po’ di tempo per la lunga fase di preparazione, il confronto con l’edizione 2018 risulta perdente sotto vari aspetti.
Fin troppo emozionato il trio Claudio Baglioni, Virginia Raffaele, Claudio Bisio. Anche poco amalgama fra i tre, ampiamente percepito dal pubblico.
Una serata che non è riuscita a brillare di luce propria, tantomeno per dinamismo.
Si può fare di meglio, è stato commentato oggi, ma non è una giustificazione nei confronti del pubblico, soprattutto nei confronti di quella parte di telespettatori penalizzati dall’orario protratto della parte riguardante l’esibizione dei cantanti, che tutti avrebbero dovuto avere la possibilità di vedere, giacché costituisce la ragione d’essere del Festival sanremese.
Risulta in calo rispetto al 2018 il Baglioni2 ovvero bis : persi più di un milione e mezzo di telespettatori e oltre il 3% di share, considerando che quest’anno c’è l’anteprima, assente lo scorso anno.
Riuscirà il secondo appuntamento di stasera a riportare la nave in rotta? La domanda è lecita…
Va considerato comunque che parliamo di una manifestazione che ufficialmente non vede nessuno, ma finisce col toccare il 70% di share.
Nei dettagli, la prima serata è stata vista da 10.086.000 telespettatori con il 49,5% di share, solo 5.120.000 spettatori (50.11% di share) nella seconda fase dalle 0.01 all’1.14; nella prima parte, dalle 21.16 alle 23.56, 12.282.000 (49.4% di share).
A precedere l’esordio, “Sanremo Start”, anteprima in programma dalle 20.47 alle 21.13, vista da 10.956.000 (38,66% di share).
Invece, la prima serata dell’edizione 2018 era stata vista da 11.603.000 (52,1% di share): precisamente 13.776.000 (51,4%) dalle 20.43 alle 23.47 e 6.619.000 (55,3%) dalle 23.52 all’1.14.
Quindi, considerando l’intera serata dalle 20.47 all’1.14, questa è stata vista da 10.174.000 (48,04% di share); con un paragone reale degli orari – differenza di 4 minuti – il calo è di 1.429.000 telespettatori (4,1%).

La 69 edizione della kermesse internazionale della Canzone italiana si è aperta con uno scenario di grande effetto e le telecamere puntate su di un palco spazioso come non lo si sarebbe riuscito ad immaginare.
Il cambiamento a tutto volume era stato già preannunciato a chiare lettere e ribadito nel corso della conferenza stampa di lunedì, ma vederlo è stata senz’altro tutta un’altra cosa. Probabilmente la più rilevante dal punto di vista della positività, dell’happening inaugurale.

Dalla scenografia del Teatro Ariston con spazio sul palco ampiamente guadagnato con l’inclusione del proscenio, alle canzoni dei 24 big in gara, passando per il ricordo di Frizzi, fino alle performance degli ospiti.
Gradevole quanto basta, a tratti un po’ lenta, la nuova squadra di conduttori Baglioni/Raffaele/Bisio – scivoloni verbali a parte – mentre a Rocco Papaleo è toccato presentare il Dopofestival.
Il trio ha ufficialmente dato il via al Festival con un’esibizione sulle note di “Via”, famoso brano di Claudio che ha riproposto se stesso duettante e poco coinvolgente e convincente.
I tre sono apparsi molto emozionati già dalle prime battute. In particolare, Virginia Raffaele è incappata in numerose gaffe, una sui Casamonica, in particolare, ha sollevato un polverone notevole.
Deludente, la scelta di uscire dai personaggi e, detta dei suoi fans, anche il look scelto, elegante ma senza un quid: un abito nero con spacco bianco in contrasto e cristalli, by Armani Privè.
Forti perplessità anche sulle scelte di Anna Ferzetti e Simone Montedoro, bravi attori ma non altrettanto come conduttori.
In discussione il taglio comedy che di comedy ha proprio poco.
Sottotono pure Bisio rispetto alle sue effettive capacità, limitato nel suo ruolo, quasi ingessato in alcuni momenti.
Probabilmente, troppa fedeltà ai testi laddove un’adeguata improvvisazione avrebbe cambiato la situazione.

Superospite all’Ariston, Andrea Bocelli è arrivato all’Ariston insieme al figlio Matteo: bello, educato, elegante e talentuoso che ha incantato la platea. Aspetto da bravo ragazzo sulle orme di un papà celebre che gli ha platealmente donato il proprio giubbotto di pelle portafortuna, indossato ai suoi esordi a Sanremo, quale simbolico passaggio di testimone.

Soprattutto grazie agli ospiti, la serata inaugurale è riuscita bene o male a reggere. Oltre ai Bocelli, Giorgia e Favino hanno ben saputo donare emozioni e interpretazioni di qualità.

Fans a mille d’emozione per Nino D’Angelo, sul palco mitico con Livio Cori in un duo di notevole interesse anche se con un testo non semplice, penalizzati dalla indiscutibile bellezza ma allo stesso tempo dalla difficoltà della Lingua Napoletana. Applausi per Loredana Bertè, Achille Lauro, Daniele Silvestri e Simone Cristicchi;

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