Sanremo 2023, Amadeus dopo 4 anni di critiche replica al ministro Salvini: su Paola Egonu è definitivo

Dalla conferenza stampa, il direttore artistico replica al ministro che ancora una volta ha criticato apertamente il Festival riaccendendo la polemica con Paola Egonu, dopo le sue frasi sul razzismo

Sull’onda lunga del monologo di Chiara Ferragni, divisivo quel che basta per l’imprenditrice più seguita anche dell’ex presidente e premio Nobel Barack Obama, e soprattutto dell’implosione dell’arroganza di Blanco, nella conferenza stampa di mercoledì 8 febbraio c’è lo spazio adatto, ritagliato con le forbici della comunicativa equidistante e pacata di Amadeus per replicare a Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e leader della Lega, che ha nuovamente colpito Sanremo attraverso una delle sue protagoniste.

Salvini, infatti, ha aspramente criticato Paola Egonu, campionessa di volley, tra le presentatrici che accompagnano, sul palco dell’Ariston, il direttore artistico e Gianni Morandi. Una sequenza di accuse, polemiche da trend, che Amadeus ha chiuso a difesa delle proprie scelte (ugualmente bersagliate) e della Egonu.

Quasi allo scadere di una affollata conferenza stampa che si protratta per due ore a causa di Blanco e delle critiche del Cda per la presenza di Mattarella, Amadeus è stato interpellato sulle frasi rivolte a Paola Egonu dal ministro Matteo Salvini, che in concomitanza con il trend Sanremo esterna sempre qualche opinione palesemente polemica nei confronti del Festival e del suo direttore.

“Sono quattro anni che Matteo Salvini se la prende con il Festival, ma basta non guardarlo e so che ha fatto sapere che durante la serata finale vedrà un film, spero che i ragazzi siano contenti”, la replica a distanza di Amadeus che ha risposto così anche agli attacchi del leader della Lega al festival sulla lettera del presidente ucraino Zelensky e da ultimo il monologo di Paola Egonu.

“Al Festival – ha aggiunto il direttore artistico – tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero. C’è un’assoluta e totale libertà”. Anche Gianni Morandi ha voluto rispondere a Salvini, aggiungendo: “Come previsto anche dall’articolo 21 della Costituzione Italiana e ricordato ieri sera da Roberto Benigni”.

Quanto al fatto che Matteo Salvini si sia augurato che Paola Egonu non faccia un monologo contro l’Italia razzista, Amadeus replica: “C’è la libertà”.

Matteo Salvini, ministro del governo Meloni nonché segretario della Lega, aveva esternato le proprie opinioni in un intervento andato in onda  su RTL 102.5, dispensando le proprie posizioni sul caso Egonu e le recenti affermazioni della campionessa sul razzismo in Italia.

“Egonu è una grande sportiva – ha detto Salvini – una grande pallavolista, ma spero non venga a fare una tirata al Festival sull’Italia Paese razzista, perché gli italiani possono avere tanti difetti ma non sono razzisti. È un popolo che accoglie, che allunga la mano a tutti. Mi auguro che gli italiani, che hanno già molti problemi, non si sentano colpevolizzati da chi usa la tv pubblica per fare la morale a qualcuno”.

Passando poi allo specifico della questione Zelensky, il titolare del dicastero ha aggiunto:

“Ieri sera non ho visto il Festival, ero fuori per lavoro. Per molti italiani è un momento complicato, che non ci sia la presenza di Zelensky non mi dispiace. Portare la guerra in mezzo ai ‘Cugini di Campagna’ mi sembra veramente fuori luogo. Io sabato sarò con i miei figli, non penso mi chiedano di ascoltare la lettera di Zelensky a Sanremo. Ci guarderemo un film”.

Salvini, in realtà, non si è risparmiato anche sulla celebrazione della Costituzione, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella portata sul palco dell’Ariston da Roberto Benigni, già aspramente contestato in passato:

“Non penso che la Costituzione abbia bisogno di essere difesa dal palco di Sanremo, che è la storia di Morandi e Ruggeri, di Luigi Tenco. Riempire il festival di contenuti extra festival, dalle guerre ad altro, non mi piace. Se c’è qualche causa che va difesa a Sanremo, significa che siamo un Paese indietro”.

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