Italian singer Mahmood celebrates on stage with Italian singer and Sanremo Festival artistic director Claudio Baglioni, Italian actress Virginia Raffaele and Italian actor Claudio Bisio (R) after winning the 69th Sanremo Italian Song Festival at the Ariston theatre in Sanremo, Italy, 09 February 2019. The festival runs from 05 to 09 February. ANSA/ETTORE FERRARI

Sanremo, a ‘sorpresa’

Dalla nostra inviata, Teresa Lucianelli
Colpo di scena e polemiche al Festival della Canzone italiana. Esclusa la Bertè, dal podio e scoppia il boato delle proteste all’Ariston e nelle Sale Stampa. Forti dissensi pure per i posizionamenti di Silvestri e Cristicchi, entrambi con brani di grande spessore. In molti si aspettavano altri risultati.
Va a Mahmood il titolo di vincitore della 69esima edizione del Festival della Canzone italiana con la sua “Soldi”. Anche se sono in tanti a chiedersi come sia possibile. Eppure, il risultato è questo. Dietro di lui, Ultimo con “I tuoi particolari” – alquanto polemico nella movimentata conferenza stampa post Festival – e Il Volo con “Musica che resta”. A determinare la vittoria di Mahmood è stato il parere della giuria: il cantante preferito dal televoto, ovvero dal pubblico, infatti è stato Ultimo (46,5 per cento dei voti), seguito da Il Volo (39,4 per cento dei voti).
Ma passiamo alla cronaca della fase finale della competizione festivaliera. Boato di dissensi in Teatro e in Sala Stampa Ariston quando vengono comunicati i nomi dei tre finalisti: Il Volo, Mohammed, Ultimo. Pubblico e molti giornalisti prima increduli, subito dopo risentiti a chiare lettere. Le telecamere riprendono le reazioni a caldo. In molti gridano: “vergogna”, “che schifo”, “buu”. I “noooo” non si contano e sono il minimo. La tensione si era già manifestata in parte con il brusio legato al posizionamento in fascia bassa di Irama e della sua “La ragazza dal cuore di latta”. Poi è salita notevolmente con l’esclusione dal podio di Silvestri con “Argentovivo”, quindi di Cristicchi con “Abbi cura di me”. È rivoluzione quando viene nominata, tra gli esclusi dal podio, la favorita Bertè, con la graditissima “Cosa ti aspetti da me” inchiodata al quarto posto, ma data per vincente da gran parte dei giornalisti e dei critici, ripetutamente acclamata e osannata dalla platea dell’Ariston, oltre che da una consistente fetta di pubblico intervistato. Non basta l’intrattenimento seguente di Mago Forrest e Cast per placare il malumore, evidente e dichiarato fin oltre la fine della lunga finalissima che si è protratta oltre le previsioni, e ancora dopo nei locali, per le strade e all’esclusiva festa Rai nella suggestiva Fortezza di Santa Tecla sul mare.
Tra i giornalisti, la voce che circola quando vengono invitati a esprimere la preferenza unica finale (la precedente era di quattro scelte), è: “Tra i tre, voto Mahmood”. E fra le tre canzoni in lizza, vista l’epurazione di quelle maggiormente valutate, la sua è stata reputata la più accettabile, nonostante il gradimento generale fosse appunto orientato altrimenti. Non che Soldi sia una canzone mediocre e nemmeno male interpretata o senza sostanza ritmica. Ma altre possono vantare ben diverso spessore, armonia e impegno, a detta di tantissimi, soprattutto degli esperti. Gli altri premi. Va a Simone Cristicchi con Abbi cura di me, il premio Sergio Endrigo alla migliore interpretazione – e anche quello per la migliore composizione musicale – ma al momento della proclamazione sono in molti a pensare (e a commentare) alla grande interpretazione di Silvestri con la sua magnifica Argentovivo che deve accontentarsi del premio della Sala Stampa Radio/Tv-Wb “Lucio Dalla”.
A Cristicchi (supportato venerdì sera in maniera eccezionale da Ermal Meta in una interpretazione magistrale) sono andati 85 voti espressi dagli accreditati all’Ariston Roof e dalla Sala Stampa Lucio Dalla (voti complessivi 311, validi 310, schede bianche 1). A Silvestri, dicevamo, con 37 voti il riconoscimento dei giornalisti al Palafiori, seguito da Loredana Bertè con 30 e Cristicchi con 28. Il premio per il brano più ascoltato in streaming, è di Ultimo. La quinta serata. La finalissima sanremese parte con E adesso la pubblicità: sul palco, Baglioni con il corpo di ballo, a cui segue l’appello del direttore artistico a tutela del Festival che è della Canzone italiana e ci si augura che tale rimanga… almeno da intenzioni dichiarate. Saluto alla Giuria d’Onore.
Ecco in che ordine i cantanti in gara si sono esibiti alla finalissima: Daniele Silvestri, Anna Tatangelo, Ghemon, Negrita, Ultimo, Nek, Loredana Bertè, Francesco Renga, Mahmood, Ex-Otago, Il Volo, Paola Turci, The Zen Circus, Patty Pravo e Briga, Arisa, Irama, Achille Lauro, Nino D’Angelo e Livio Cori, Federica Carta e Shade, Simone Cristicchi, Enrico Nigiotti, Boomdabash, Einar, Motta. Emozioni in partenza di gara con Silvestri. Le critiche sono altamente positive. Quarto trionfo della Bertè in teatro come nelle Sale Stampa Ariston e Lucio Dalla. Vittoriosa nella concretezza. E Loredana è sicuramente una Donna concreta.. e fiera. Carismatica come poche, guerriera sul palco e nella vita. Ritmo e ancora ritmo con l’italoegiziano Mahmood e il suo Soldi, equilibratamente orientale che, dopo la Bertè, torna a fare cantare il pubblico.
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