Sanremo potrebbe lasciare il Teatro Ariston: arriva la proposta di costruire un palazzetto destinato a ospitare il Festival della canzone italiana.
Il Festival di Sanremo potrebbe lasciare il mitico Teatro Ariston che dal 1977 ospita la kermesse musicale più importante d’Italia. Ad annunciarlo è Lucio Presta, noto manager che nella sua scuderia ha personaggi del calibro di Amadeus, Benigni e Bonolis.
FESTIVAL, ADDIO ALL’ARISTON? C’È LA PROPOSTA
Nel corso di un’intervista rilasciata a ‘Il Sole 24 Ore’, Lucio Presta ha parlato della dimensione raggiunta dal Festival della canzone italiana e di come l’Ariston, a detta sua, sia destinato a fare posto a un palazzetto più capiente per poter ospitare la manifestazione attesa ogni anno da milioni di italiani.
“Inevitabilmente un giorno si dovrà abbandonare l’Ariston e costruire un Palafestival – ha dichiarato il manager Lucio Presta – anzi esorto il proprietario Walter Vacchino e l’amministrazione comunale e regionale a pensare presto a questo progetto. Stiamo parlando del più grande evento televisivo italiano, qualcosa che non ha eguali in Europa. Incredibile che si faccia all’interno di un cinema. Incredibile o forse molto italiano”.
Nell’intervista concessa alla vigilia dell’inizio dell’edizione 2023 del Festival di Sanremo che anche quest’anno potrà essere seguito su una nave da crociera, Lucio Presta ha spiegato anche come l’evento si sia trasformato con il passare degli anni, diventando quasi una sorta di serie tv:
“Anche Sanremo in un certo senso è diventato una serie tv. Siamo nell’epoca della serialità e il Festival non fa eccezione. Ci siamo inventati un nuovo modo di raccontare, all’interno del Festival, e un nuovo modo di raccontare il Festival. Una volta funzionava che un direttore artistico, alla vigilia della kermesse, concedesse un’intervista esclusiva a questo o quel giornale su che cosa sarebbe successo all’Ariston, magari facendo infuriare tutti gli altri. Con le ultime edizioni di Amadeus ci siamo detti: abbiamo il più grande strumento di comunicazione generalista del Paese che si chiama Tg1, costruiamo attraverso di esso una narrazione che abbracci più mesi e faccia discutere il pubblico per buona parte dell’anno”.
LA STORIA DEL TEATRO ARISTON DI SANREMO
Il Teatro Ariston è uno dei cinema-teatro più famosi d’Italia e il suo nome, nel corso degli anni, si è legato in maniera indissolubile con il Festival della canzone italiana. La costruzione dell’Ariston iniziò nel 1943, quando il commendatore Aristide Vacchino acquistò il terreno sul quale dieci anni dopo sarebbe sorto il teatro: una struttura immensa e maestosa, realizzata con una tecnologia stupefacente per l’epoca.
Situato in Corso G. Matteotti 212, il Teatro Ariston ha una capienza di 2.000 posti e dal 1977 ospita ogni anno il Festival di Sanremo. Nel 2021, a causa dei problemi legati alla pandemia di Covid-19, era stata avanzata l’ipotesi di cambiare location al Festival, salvo poi confermare la tradizionale sede ligure. Oltre alla kermesse musicale più famosa d’Italia, ogni anno all’Ariston si tiene anche il Premio Tenco, assegnato annualmente, dal 1974, in occasione della Rassegna della canzone d’autore di Sanremo organizzata dal Club Tenco e dedicata alla memoria del cantautore Luigi Tenco.
Fino al 2014 l’Ariston ha ospitato anche il Premio regia televisiva. Nel 2008 e nel 2009 sul palco del teatro sanremese sono andata in scena due edizioni dello show televisivo di Rai Uno Ti lascio una canzone, mentre nel 2018 e nel 2019 è stata la volta del talent show Sanremo Young. Dal 1995, inoltre, dall’Ariston viene trasmessa una puntata speciale di Domenica In dedicata all’edizione appena conclusa del Festival, il giorno successivo alla finale.