“Il Festival di Sanremo è patrimonio degli italiani. Il mio compito, e quello di tutta la Rai, è garantirne la qualità e il successo. Grazie al prezioso contributo di tutte le nostre professionalità, stiamo lavorando per far sì che il direttore artistico, in un clima di piena collaborazione, possa realizzare, insieme a Rai1, un festival in linea con le aspettative del grande appuntamento che unisce il Paese”. Così, su Twitter, l’amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini.
“Sono solo canzonette, o almeno dovrebbero esserlo, una settimana di grande cerimonia di svago e spettacolo nazionale. Invece, e non solo per responsabilità di Claudio Baglioni, sono state trasformate nel solito comizio”. Lo scrive Teresa De Santis, direttrice di Rai1, in una lettera al sito Dagospia in cui torna sulla conferenza stampa del festival di Sanremo di ieri e sulle dichiarazioni del direttore artistico in tema migranti. “Dal momento della mia nomina a direttore di Rai1 – spiega – ho scelto di lavorare in silenzio perché già è un lavoro difficile, già ci sono arrivata a campionato inoltrato e scelte fatte da altri secondo le ferree regole dei palinsesti; perdere tempo a chiacchierare, secondo il mio modo di vivere e pensare, non dimostra serietà. A quanto pare è impossibile, nel clima avvelenato del nostro Paese, e la vicenda della conferenza stampa di Sanremo lo dimostra”. “Quello che penso – sottolinea ancora nella lettera – lo dirò al momento opportuno. Per il momento mi preme ricordare che Rai1 si chiama rete ammiraglia perché è la rete più importante e produttiva dell’azienda, guai ad attaccarla senza sapere che ci rimette l’intera Rai”.
“Ho conosciuto Claudio Baglioni a Lampedusa, lo stimo non solo per le sue grandi qualità artistiche, è un uomo che merita rispetto. A proposto delle sue parole pronunciate di recente, andrebbero lette tutte, non bisogna fermarsi ai titoli. È vero, il tema della migrazione comprende aspetti dei quali si parla troppo poco, e credo che la preoccupazione di Baglioni sul clima che si vive in Italia sia un atto d’amore per il nostro Paese”. Lo scrive, sulla sua pagina facebook, il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello.
“Purtroppo però, come spesso accade, tutto viene appiattito sul piano delle polemiche – aggiunge – quando invece bisognerebbe dedicare attenzione al merito delle cose. Rinnovo un caloroso saluto a Claudio Baglioni, e mi auguro di rivederlo presto nella ‘sua’ Lampedusa”.
“Contro Claudio Baglioni è in atto un’aggressione vergognosa. Siamo al livello di una intimidazione vera e propria. E quale sarebbe la colpa di Baglioni? Aver espresso un’opinione, per giunta sensatissima e in linea con il sentire di gran parte del popolo italiano, indignato per aver dovuto assistere alla drammatica vicenda di 49 persone lasciate per quasi venti giorni in mezzo al mare”. Lo dice il senatore Pd Francesco Verducci, vicepresidente della Commissione Cultura e membro della Commissione di Vigilanza Rai. “Baglioni – prosegue Verducci – è un cittadino ed un artista, ha il sacrosanto diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni. Diritto che la conduzione di Sanremo non solo non preclude ma, al contrario, è sancito in modo sacrosanto dal servizio pubblico. L’Italia è una democrazia. Giù le mani dalla libertà di opinione e di informazione. Basta con questi inaccettabili toni squadristi”.
“Il direttore di Rai1 minaccia a mezzo stampa il conduttore della principale trasmissione di Rai1 e della Rai, Sanremo, ma dalla commissione di Vigilanza arriva solo un silenzio tombale. Il presidente Barachini è ancora in ferie? Come fa a non dire nulla di fronte ad una vergogna così enorme?”. Lo dichiarano i deputati Pd Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai, e Alessia Morani, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera, in riferimento alle indiscrezioni riportate dalla ‘Stampa’ sull’irritazione della direzione di Rai1 nei confronti di Claudio Baglioni, dopo le dichiarazioni di ieri in tema migranti, e lo stop all’ipotesi di un Baglioni ter. “Mai si era assistito – aggiungono gli esponenti dem – ad un caso del genere, con l’annuncio di epurazione del direttore artistico del Festival prima ancora che il Festival abbia inizio, peraltro per una semplice dichiarazione perfettamente in linea con la storia e l’attività di tanti anni di Baglioni sull’accoglienza. Con la Vigilanza di Zavoli, di Gentiloni, di Storace la direttrice Teresa De Santis sarebbe già stata convocata per chiarire. Peraltro con Baglioni il Festival viene da una delle edizioni record di ascolti e di successo della critica, liquidarlo prima ancora che inizi la sua seconda edizione è una pura pratica di tafazzismo aziendale”.
“Sono al mio posto a San Macuto, sto lavorando in commissione e non commento i retroscena né le provocazioni nei miei confronti di Anzaldi”. Così il presidente della Vigilanza Rai, Alberto Barachini, si limita a replicare alle dichiarazioni degli esponenti del Pd Michele Anzaldi e Alessia Morani che hanno parlato di “silenzio tombale” sul caso Baglioni.
“Si, benissimo, esprima tutte le opinioni, molto bene. Però io devo dire che proprio hanno stufato queste persone che continuano a portare avanti ciò che invece gli italiani non vogliono. E’ inutile continuare a fare i buonisti, prendiamo tutte le miserie del mondo, dobbiamo accogliere, c’è spazio per tutti. Perché siccome è dimostrato dai fatti, queste persone che sono come noi, che siamo tutti uguali, che devono poter mangiare, che devono avere una dignità, non avendo noi la cosa fondamentale dell’integrazione che è il la-vo-ro, perché le persone si possono integrare solo ed esclusivamente attraverso il lavoro, invece sono persone che prima fanno arricchire gli scafisti e quindi chi continua come Baglioni poi dopo per me ha le mani sporche di sangue uguale agli scafisti che li portano nei vari paesi. Dovrebbe fare una riflessione Baglioni su questo”. Così Daniela Santanché, parlamentare di Fratelli d’Italia, ad Agorà su Rai Tre.”Non è esagerato” dire che abbia le mani sporche di sangue aggiunge Santanchè.
“Noi no, citando una canzone di Baglioni dico ancora una volta ‘Noi no’, non ci stiamo. Come Claudio Baglioni, che dice di non volere essere complice di situazioni disumane, le dico, da rom italiano quale sono, che non ci sto alla disumanizzazione della nostra bella Italia”. Così Santino Spinelli, in arte Alexian, docente universitario e musicista, si rivolge al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, intervenendo nella questione migranti e accoglienza. Insieme a Claudio Baglioni e ad altri artisti, nel 2008 Santino Spinelli fu ambasciatore dell’anno europeo del dialogo interculturale, inaugurato con un evento a Roma. “Lei ora attacca un grande artista come Claudio Baglioni. Ma Baglioni a Lampedusa ha dato lustro all’Italia con il grande festival internazionale O’Scià per l’accoglienza e l’intercultura. E io le ricordo, ministro – dice Spinelli all’ANSA – la sua infelice uscita, nel giugno scorso, nei confronti dei rom italiani che, a suo dire, deve ‘purtroppo’ tenersi. Prendo in prestito di nuovo il testo di Baglioni ‘Su questa nostra faccia, parole e musica ad asciugarci gole per una verità. Noi no!’”.
“Il Festival di Sanremo sta per per partire. E’ uno degli eventi più importanti dell’anno sotto il profilo dello spettacolo e del business per l’azienda pubblica. E mi aspetto un cambiamento importante. Perché non sia il solito inno al nazionalpopolare. Condito dalle usuali polemiche e dai soliti conflitti di interesse. Quello descritto stamattina dal Sole24 ore porta il nome di Claudio Baglioni”. Lo afferma Primo Di Nicola (M5S), vicepresidente della Vigilanza Rai in un post su Facebook. “Se è vero, non mi piace. E sono sicuro che il nuovo management saprà porvi rimedio. All’insegna del servizio pubblico trasparente che vogliamo e che i cittadini-utenti si aspettano da troppo tempo”, conclude Di Nicola. Il quotidiano economico sottolinea che Baglioni è sotto contratto con Sony Music e con F&P Group e che tra i cantanti in gara la Sony è la casa discografica più rappresentata.