Santa Sofia, da museo a moschea

Santa Sofia torna ad essere una moschea dopo una lunga vita da Museo. Uno dei musei più visitati ed apprezzati al mondo per la precisione.

Con voto unanime, il Consiglio di Stato turco, nel 2020, ha deciso di annullare il decreto del 1934 con il quale il Consiglio dei Ministri convertì Santa Sofia nel museo che oggi tutti conosciamo e apprezziamo.

Ora la decisione del Consiglio di Stato dovrà essere analizzata dal Direttorato Generale delle Fondazioni religiose. Quindi l’ultima parola spetta al presidente Erdogan.

L’ultimo passaggio della catena burocratica non dovrebbe presentare sorprese di alcun tipo. La riconversione di Santa Sofia è una delle battaglie storiche di Erdogan che ha già espresso parole di apprezzamento per la decisione del Consiglio di Stato.

La decisione di riconvertire Santa Sofia in una moschea ha sollevato discussioni e polemiche. Anche in Italia c’è chi parla di un patrimonio destinato ad andare perduto nelle maglie della religione e delle ideologie. Dalla Turchia fanno sapere in realtà che il modello pensato sarebbe simile a Notre Dame di Parigi, un luogo di culto a tutti gli effetti oltre che uno dei principali centri turistici della città. Le polemiche hanno interessato anche il mondo della politica, oltre che quello della cultura. La comunità internazionale guarda con attenzione e con una certa preoccupazione al cammino intrapreso dalla Turchia.

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