La pizzeria “Il Corso” di Santo Gabriele diventa il simbolo di una nuova era gastronomica del territorio in cui qualità, tradizione e sostenibilità si incontrano in un progetto rivoluzionario: quello del “Pizzaiolo per il Cambiamento”, sancito dalla serata di lunedì 3 dicembre scorso a Valdobbiadene sotto l’insegna della farina Le 5 Stagioni.
Reduce da importanti riconoscimenti nazionali – tra cui il premio speciale del Gambero Rosso per la “Miglior Carta Bevande 2025“ e l’inserimento nelle “Pizzerie Eccellenti” della guida 50 Top Pizza – Santo Gabriele non si accontenta del successo già raggiunto e ora ha deciso di sancire la sua adesione alla filosofia green che trasforma la pizza in un manifesto di responsabilità ambientale. “Non stiamo parlando solo di cibo, ma di un modello di impresa che guarda al futuro”, dichiara Gabriele. “Ogni ingrediente, ogni scelta in cucina rappresenta un impegno verso il nostro territorio e le nuove generazioni”.
Il movimento “Pizzaiolo per il Cambiamento”, nato nel 2022 e cresciuto rapidamente fino a “contagiare” oggi 45 professionisti in tutta Italia, rappresenta un punto di svolta nella ristorazione. L’obiettivo principale è creare un ecosistema gastronomico più sostenibile, attento alla provenienza degli ingredienti, al benessere dei lavoratori e all’impatto ambientale. La strategia di Santo Gabriele parte da scelte concrete: utilizzo di farine MIA de Le 5 Stagioni, prodotte con un processo brevettato che unisce molitura tradizionale e innovazione tecnologica, impasti lievitati oltre 48 ore, selezione rigorosa di fornitori locali e stagionali, riduzione degli sprechi alimentari.
Un percorso che coinvolge l’intera famiglia. Accanto a Santo, i figli Francesco – già premiato come miglior “Emergente Pizza 2023” per il Nord Italia – e Federico, assieme alla moglie Fabiana, contribuiscono a trasformare “Il Corso” di piazza Vittoria, a Bolzano, in un laboratorio di innovazione sostenibile.
Il progetto “Pizzaiolo per il Cambiamento”, sviluppato in collaborazione con Agugiaro & Figna Molini e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, mira a definire un modello di certificazione per le pizzerie che valorizzi tracciabilità, condizioni di lavoro e inclusione sociale. “Siamo parte di un cambiamento culturale”, prosegue il pluripremiato pizzaiolo bolzanino. “Ogni pizza racconta una storia di responsabilità, dall’agricoltura sostenibile alla valorizzazione dei prodotti locali”. Un modello che va oltre la ristorazione, diventando un messaggio di speranza e trasformazione per un’intera comunità di professionisti.