Santori: ‘Salvini non è quello di prima, ha rivelato la sua fragilità’

Intervenuto ai microfoni dell’Huffpost, Mattia Santori ha parlato del momento delicato delle Sardine dopo la foto con Benetton e la polemica con il leader della Sardine di Roma.

 “Oliviero Toscani rappresentava il padrone di casa e Benetton una persona adulta con cui prevale il senso dell’educazione.  Il mare non si scinde, al massimo si increspa. Stephen da tempo non si presentava alle riunioni delle sardine romane che temevano ci fosse un interesse personalistico dietro a quel gruppo Facebook. Ne hanno e ne abbiamo avuto la prova quando ieri mattina ha eliminato senza alcun preavviso tutti i moderatori. Rispetto Ogongo ma la critica sulla foto è stata solo strumentale ad una scelta che lui o chi per lui aveva già maturato da tempo’, ha dichiarato Santori parlando delle polemiche con Ogongo.

Stephen Ogongo,leader del movimento delle Sardine a Roma ha pubblicamente affermato le prime falle che si stanno manifestando all’interno del nuovo movimento: ‘Le sardine sono una realtà sempre più in auge e chiacchierata nel panorama politico italiano. Nate per caso nei mesi scorsi a Bologna, fin da  subito hanno palesato di non avere scopi politici. Il loro unico intento è quello di esprimere dissenso nei confronti di Salvini e di alcune decisioni prese in passato dal leader della Lega.A quanto pare però dopo il successo iniziale, sono iniziati i primi fisiologici problemi. In primis le sardine sono state accusate di essere di sinistra visti i diversi segnali manifestati in tal senso. Inoltre sono nati diversi dubbi sul fatto che possano essere manovrate da poteri politici importanti, ma ad oggi non esistono prove in tal senso che possano appurarlo con certezza.

Il leader delle Sardine di Roma Stephen Ogongo ha parlato un po’ della situazione attuale del neonato movimento, ma non ha avuto solo parole benevole. Naturalmente non ha criticato la gente comune che scende in piazza con il solo intento di manifestare il proprio dissenso rispetto alla situazione politica attuale.

Decisamente più duro e schietto per quanto riguarda Mattia Santori, colui che è ritenuto il padre fondatore delle Sardine. Secondo Ogongo, lui e gli altri amici di Bologna hanno palesemente sbagliato a dare un taglio di sinistra perchè così di fatto escludono coloro che sono d’accordo con il concetto, ma che hanno un ideale politico diverso.

Il segreto del successo era proprio questa vena apolitica, ma Ogongo non esclude che dietro la fazione bolognese possa esserci qualcuno di potente, come ad esempio il PD. Qualora questa ipotesi dovesse trovare riscontri certi, il giornalista fondatore di Cara Italia, è pronto a proseguire per la sua strada distaccandosi da Santori e compagni. Ha poi ribadito il prossimo appuntamento nella Capitale fissato per il 16 febbraio a cui probabilmente per i suddetti motivi parteciperà meno gente.

‘Una leggerezza, è vero, ma stiamo parlando di una foto fatta con un imprenditore, non con un narcotrafficante’. È questo il succo del post, apparso sulla loro pagina Facebook ufficiale, con cui le Sardine savonesi hanno voluto dimostrare vicinanza e comprensione verso uno dei fondatori del movimento, Mattia Santori, protagonista dello scatto in compagnia di Luciano Benetton.

E quest’ultimo riferimento è diretto proprio a Matteo Salvini, e, in particolare a una fotografia che lo ritraeva, alla festa dei 50 anni dell’associazione Curva Sud del Milan, mentre stringeva la mano a Luca Lucci, che, tra le altre cose, ha anche patteggiato un anno e mezzo di carcere proprio per spaccio di droga.

Il leader carismatico delle Sardine ha poi parlato della revoca delle concessioni autostradali: ‘Conte viene dal mondo del diritto e sa meglio di noi che per recedere un contratto in essere ci deve essere una giusta causa che deve essere comprovata dalla magistratura. Il tema che interessa davvero i cittadini è capire quando si tornerà ad avere una visione strategica delle infrastrutture viarie che sono uno di quei nodi irrisolti che separano il Sud dal resto del Paese. Negli anni ’60 per fare l’A1 Bologna-Firenze ci sono voluti 6 anni. Per la Variante di Valico, inaugurata nel 2015, ce ne sono voluti 32. Qualcosa non funziona’.

Mattia Santori nel corso della sua lunga intervista ha parlato anche di Matteo Salvini, nemico giurato delle Sardine: ‘Non è certo finito, guai a pensarlo. Ma non è più quello di prima. Si è rivelato per la sua fragilità, soprattutto sbandierando un consenso di popolo che si è dimostrato fittizio sia nelle piazze che nelle urne. Si è intaccato il mito, sempre che mito lo sia mai stato’.

 

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