Al via la terza udienza a Taranto, relativa al processo per il delitto di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa il 26 agosto del 2010. Nel corso dell’ udienza, ha testimoniato Ivano Russo, il ragazzo conteso tra Sarah e Sabrina, e che secondo l’accusa avrebbe scatenato la gelosia omicida della cugina della vittima. Quest’ultima è infatti accusata con la madre Cosima Serrano di omicidio volontario, sequestro di persona, soppressione di cadavere e furto del cellulare di Sarah. “Con Sarah avevo un buon rapporto – ha detto Russo all’inizio della sua testimonianza -.Spesso voleva essere abbracciata, e la abbracciavo. Una volta mi disse anche che mi voleva bene”.
Poi, parlando del rapporto con Sabrina, che aveva conosciuto nel 2009, Russo ha detto: “inizialmente ho instaurato un rapporto di amicizia, poi diventato via via più confidenziale. Quando mi accorsi che lei era ambigua e che i complimenti andavano oltre, le chiesi se per lei era ancora amicizia o qualcos’altro, e lei mi disse che era amicizia”. Nel corso della testimonianza, però, il pm Mariano Buccoliero ha letto alcuni sms scambiati tra Sabrina e Ivano dai quali emerge che tra i due il 21 giugno del 2010 ci fu un rapporto sessuale. “Siamo passati dallo sfotterci a parole – ha precisato Ivano – all’atto pratico. Una sera ci siamo appartati, lei si è spogliata, ma non c’è stato rapporto sessuale. Io mi bloccai perché volevo che restasse solo amicizia, e lei si rivestì”. Il pm ha poi chiesto al teste dei suoi rapporti con Claudio Scazzi, fratello di Sarah. In particolare ha fatto riferimento all’episodio del rapporto sessuale di cui venne a conoscenza anche Claudio Scazzi. “Mi ha dato fastidio – ha detto Ivano – perché questa cosa doveva rimanere tra me e Sabrina”.
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