Dopo la condanna all’ergastolo per la madre e la sorella, Valentina Misseri rompe il silenzio e nel corso di un’intervista a Mattino 5, accetta di parlare del caos giudiziario che ha coinvolto la sua famiglia.
Ma prima premette: “Parlo di spalle perché preferirei che la gente dimenticasse il mio volto”. “All’inizio ho avuto problemi perché la gente è cattiva”, ha affermato Valentina, riferendosi ai pregiudizi che ha gente di Avetrana ha mostrato di avere nei suoi confronti, dopo la morte di Sarah Scazzi .“Vorrei essere apprezzata perché parlo dopo la sentenza – detto ancora – perché mentre tutti hanno voluto rilasciare interviste prima, forse anche per influenzare l’opinione pubblica, io ho voluto aspettare per dare serenità alla Corte”.
“Mi vergogno del mio cognome, perché mio padre ha ucciso una ragazzina, ma non mi vergogno assolutamente di essere la figlia di Serrano Cosima e di essere la sorella di Misseri Sabrina”, ribadisce Valentina, che poi aggiunge: “Io non ho motivo di credere che mia madre e mia sorella siano colpevoli. – ha detto – Quando papà (Michele Misseri, ndr) ha confessato, ha raccontato tutto, io da figlia gli ho creduto”.
“L’ergastolo me l’aspettavo” ha continuato. “Una sentenza che mi aspettavo, talmente dura e talmente grave – ha detto – che copre la debolezza dell’impianto accusatorio”. “Gli applausi quando la corte ha pronunciato la parola ergastolo mi hanno dato fastidio – ha continuato Valentina Misseri -, neanche fossimo allo stadio. Questa inciviltà mi fa paura. Chiedono giustizia per Sarah, ma quella c’era già quando mio padre ha confessato. Ora vogliono la loro giustizia”.