Sardegna in fiamme, bruciati 2000 ettari di terreno. Quattro feriti, in coma allevatore

Un patrimonio distrutto, vite umane appese ad un filo. E’ il bilancio di 48 ore di roghi in Sardegna. Delle quattro persone rimaste ferite negli incendi, una è gravissima. Intanto la Protezione Civile corre ai ripari ed ha deciso di evacuare mezzo paese (compresa una casa di riposo per anziani) e una colonia penale. Gli incendi più gravi, quello di Laconi-Nurallao-Isili,  e di Ghilarza e Sinnai. Altri 12 roghi hanno interessato il resto dell’isola, per un totale di 2000 ettari di terreno distrutti.

52enne in coma farmacologico. Un uomo di 52 anni, che ha tentato il tutto per tutto per salvare le sue 15 vacche nelle campagne di Ghilarza (Or), è in coma farmacologico al Ss. Annunziata di Sassari con ustioni sul 70% del corpo e lotta tra la vita e la morte; un sottufficiale della forestale è stato ricoverato per un’intossicazione da fumo a Sinnai (Ca). Altri due sono feriti lievemente.

Soccorsi in azione. Dalle 5 di stamani volontari, protezione civile, vigili del fuoco, barracelli, forestali sono riuniti al campo sportivo di Laconi e sono stati distribuiti sul territorio per avviare le bonifiche. Da ieri pomeriggio il vento di sud est ha lasciato la scena al maestrale che ieri pomeriggio sulla costa occidentale della Sardegna ha portato anche qualche goccia di pioggia e abbassato la temperatura, ma la notizia non è accolta positivamente perché soffia a circa 55 km all’ora e quel vento costituisce un ulteriore grave pericolo che potrebbe far ripartire le fiamme.

Si prospetta un quadro climatico che potrebbe favorire l’opera dei piromani: da oggi si abbassano le temperature ma soffia forte il maestrale, mentre la colonnina di mercurio riprenderà a salire già da domani con picchi di calore e vento nel week end.

Polemiche su dotazione aerei. Ma è sulla dotazione dei mezzi aerei che il coro si leva unanime contro il governo, nonostante l’arrivo (giudicato tardivo per la distanza) di tre Canadair dalla Sicilia e dalla Liguria: ”Ora il governo, se ce ne fosse ancora bisogno, sa di che aerei c’e’ bisogno”, ha detto il presidente della Regione sarda Ugo Cappellacci, presente a Laconi per sincerarsi della situazione insieme al capo della Forestale Regione Carlo Masnata e al capo della protezione civile Giorgio Cicalo’.

”Rinunciando all’acquisto di un F35 – ha detto Mauro Pili (Pdl) – si potevano comprare 8 Canadair”. ”Vorrei sapere – dice invece il deputato di Sel Michele Piras – da chi ha sostenuto il Governo Monti e poi l’attuale Governo, quando chiederanno scusa ai sardi per il danno che hanno procurato sottraendo risorse e mezzi, riducendo la flotta dei Canadair, lasciando la strada spianata e le vite delle persone esposte ai delinquenti ed alla devastazione del territorio”.

 Pd e Sel : “Governo intervenga urgentemente”. “Serve un intervento urgente del governo per una emergenza incendi che prosegue e riguarda anche la necessità di proteggere le persone che in questo momento sono nelle aree a rischio”. Il segretario regionale della Sardegna e senatore del Pd, Silvio Lai, insieme ai colleghi Giuseppe Luigi Cucca, Ignazio Angioni e Luigi Manconi Camera hanno chiesto al governo Letta che “la comunità sarda non venga lasciata sola e si attivi ogni strumento disponibile a contrastare il fronte degli incendi e a prevenirne altri”. “La disastrosa ondata di roghi che ha devastato l’Isola chiama in causa la responsabilita’ morale e la coscienza sporca di coloro che in questi anni hanno operato inaccettabili e profondi tagli di spesa in un settore cruciale come quello dell’antincendio: si tratta di disastro colposo”, afferma il deputato sardo di Sel Michele PIras. ”Solamente un mese fa, di fronte a una mia interrogazione, il Governo Letta si era impegnato a potenziare il settore e a recuperare risorse fresche: il risultato di queste promesse ha il medesimo acre odore che respirano in queste ore migliaia di sardi. E pensare – conclude – che la rinuncia a un solo F35 basterebbe a liberare le risorse per acquistare 5-6 nuovi Canadair”.

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