Sardegna, Salvini rompe il silenzio elettorale

Come accaduto in occasione delle elezioni regionali in Abruzzo, Matteo Salvini anche durante le elezioni in Sardegna ha scatenato le polemiche interrompendo, o meglio violando il silenzio elettorale. Ancora un volta il leader della Lega ha pubblicato un post sui propri profili social invitando gli elettori a recarsi alle urne, ovviamente per votare la Lega.

 ‘Oggi in Sardegna sarà una bellissima giornata di democrazia: 5 minuti del vostro tempo e anche qui PD e sinistra al governo saranno solo un ricordo’, ha scritto Salvini sui social network fissando anche il post in cima alla sua pagina Facebook, in barba alle regole sulla campagna elettorale. Ma questa volta la macchina dei social di Salvini si è superata condividendo addirittura più di un post nella giornata della tornata elettorale, ricondividendo alcuni passaggi dei discorsi tenuti dal leader del Carroccio nel corso della sua campagna elettorale in terra sarda. “Se pensate anche voi che sia una buona idea ripopolare la Sardegna con gli immigrati, come vorrebbe un assessore del PD, oggi votate loro.Per tutti gli altri (urne aperte oggi fino alle 22) c’è solo il voto alla LEGA!”.

 I post condivisi da Matteo Salvini hanno diviso, come sempre, l’opinione pubblica. I sostenitori hanno applaudito al ministro condividendo e commentando i suoi post. Non mancano però i critici, che fanno notare come Salvini, ministro dell’Interno, abbia ripetutamente violato una norma costituzionale, ossia quella che impone il silenzio elettorale.

 I dati però sembrano non assecondare le previsioni di Matteo Salvini.

 Il candidato Christian Solinas (destra) oscillerebbe tra il 37 e il 41% mentre Massimo Zedda tra il 36 e il 40%. Nuovo possibile flop del M5s con Francesco Desogus tra il 13 e il 17%. che lascerebbe il MoVimento al primo posto come partito, ma decisamente più in basso rispetto alle coalizioni di Centrodestra e Centrosinistra.

 Alle 12 l’affluenza era del 16,7% con le urne che sono state chiuse alle 22. Le elezioni sono un vero e proprio test per i partiti in vista delle elezioni europee ma anche delle amministrative in programma tra maggio e giugno. La tensione resta comunque alta in Sardegna visto che nella mattinata odierna ci sono stati degli scontri durante la protesta del latte.

 Una percentuale non altissima ma si attendono gli altri dati per cercare di capire se si potrà superare quella di 52,2% delle ultime elezioni. Andando nei dettagli nella zona di Cagliari si è registrato il 18,5%. Subito dopo Carbonia Iglesias (16,61%), Olbia Tempio (16,28%), Ogliastra (16,24%), Sassari (16,04%) mentre la più bassa è stata registrata a Nuoro (15,78%).

Antonella Di Pietro

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