Christian Solinas è il nuovo presidente della regione Sardegna. Dopo l’Abruzzo il centro destra riesce a conquistare anche la maggioranza nella isola sarda. Il candidato del centro sinistra, Massimo Zedda, ammette la sconfitta. “Il risultato dà la vittoria al centrodestra”. Così Massimo Zedda, candidato del centrosinistra, commenta la sua sconfitta, spiegando di aver “provato a chiamare Christian Solinas e gli ho già mandato un messaggio per augurargli buon lavoro”. Il gap da recuperare si va facendo sempre più ampio: più di 14 punti percentuali sono difficili da recuperare.
Per ora i dati ufficiali, di uno scrutinio iniziato alle 7 di questa mattina ed ancora in corsa, danno Christian Solinas al 47,8%, Massimo Zedda al 32,9% e Francesco Desogus all’11,2%.
Il vero sconfitto anche in questa tornata elettorale è il M5S che rispetto alle scorse politiche perde il 30% dei consensi. Una debacle, questa, che si aggiunge al voto, di poche settimane fa, in Abruzzo.
Analizzando i voti raccolti da partiti, fino ad ora, si registra la sconfitta pesantissima dei 5Stelle, il buon risultato della Lega di Salvini che però non sfonda sull’isola e un Pd che, anche se perde voti, per ora, risultata il partito più votato.
Il centro desta è sempre a guida Salvini. La Lega sfiora il 12%, a seguire il Partito Sardo d’Azione con il 9,8% e Forza Italia con l’8,2%. FdI si attesta al 4,9%. Nel centro sinistra il Pd perde voti e si ferma al 13,5%. Il Movimento 5 Stelle, per via anche della legge elettorale, scende sotto il 10% e si ferma al 9,7% mentre il candidato raggiunge l’11,2%.
“E’ un risultato netto e chiaro e per M5s non è quello delle aspettative, ma vorrei chiarire che non ero già convinto di perdere: sapevo già che sarebbe stata una partita molto difficile”. Sono le prima parole di Francesco Desogus, candidato governatore per il Movimento 5 stelle alle regionali della Sardegna. Che però fa capire di essere stato abbandonato dai big del Movimento che non sono venuti a supportarlo nella lunga campagna elettorale. La sconfitta era certa e così Di Maio ha preferito non metterci la faccia e “mettersi a competere con Salvni non era utile. Sarebbe sembrata una gara a due e Di Maio sarebbe andato a perdere, dopo l’Abruzzo ha capito che non poteva permetterselo e quindi ha annullato l’appuntamento in Sardegna”.
Un Di Maio che esulta anche se non sfonda come ha fatto in Abruzzo. “Dalle politiche a oggi, se c’è una cosa certa è che su sei consultazioni elettorali la Lega vince 6 a zero sul Pd”. Così Matteo Salvini ha commentato il voto in Sardegna, spiegando: “Anche sull’isola, dopo il Friuli, il Molise, Trento, Bolzano e l’Abruzzo, i cittadini hanno scelto di far governare la Lega. E come in Abruzzo, anche in Sardegna è la prima volta che ci presentiamo alle regionali. Grazie a tutti”.
“Il crollo del M5s in Sardegna e in Abruzzo dimostra che gli italiani stanno rinsavendo, e che il futuro è del centrodestra unito”, sono state le prime parole di Silvio Berlusconi nei suoi colloqui dopo il voto, convinto che il voto di domenica abbia ridimensionato la Lega di Salvini, che non sarebbe dunque autosufficiente.