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E’ scattata all’alba di questa mattina l’operazione dei carabinieri del Comando Provinciale di Sassari e dello Squadrone Cacciatori di Sardegna, che ha portato all’arresto di 5 persone, considerate responsabili del duplice omicidio di Giovanni Battista Bacciu e di suo nipote Antonio, oltre che del duplice tentato omicidio dei fratelli di quest’ultimo, Angelo e Gian Marco.
I fermati componevano un affiatato gruppo di killer, formato da Salvatore Brundu, Giovanni Manca e probabilmente da una terza persona, di cui si sta accertando l’identità. Lo stesso
Manca e Giovanni Antonio Canu sarebbero stati i mandanti. Gli altri due fratelli Canu, Mario e Giuseppe, avrebbero invece custodito le armi, prima e dopo il delitto.
La tragedia risale allo scorso 29 aprile, quando un comando, inizialmente considerato composto da due uomini incappucciati , tese un agguato ai componenti della famiglia Bacciu, uccidendone due e ferendone un terzo, mentre un quarto riuscì a salvarsi fingendosi morto. I malviventi attesero l’arrivo del pick up sul quale viaggiava il nucleo familiare, quando all’ingresso dell’ovile, in località “Bidorosu”, li colpirono con 12 colpi di fucile. Motivo di discordia, la proprietà dell’ovile, dell’agro circostante, ritenuto di particolare pregio. Tale questione ha creato una spirale di reciproci dispetti e forte attrito tra le famiglie, durate circa un anno e culminata nel grave fatto di sangue. Le indagini, coordinate dal pm Carlo Scalas della Procura di Sassari, hanno portato immediatamente a sospettare dei cinque arrestati, legati tra l’altro 
da vincoli di parentela (sono cugini di primo grado), oltre che dalla conduzione in comune di attività agro pastorali.
I reati contestati nell’ordinanza del Gip, Antonio Pietro Spanu, sono, in concorso, di duplice omicidio e tentato omicidio premeditato, detenzione e porto illegale di armi da sparo, violazione di domicilio.
