Una donna impegnata nella lavorazione di un gioiello in una foto d'archivio del 13 maggio 2011 a Firenze. "Sui contribuenti italiani pesano 54 miliardi di maggiori imposte rispetto alla media Ue, un carico tributario superiore di 3,5 punti pil": a calcolarlo e' il presidente della Confartigianato Giorgio Guerrini all'assemblea nazionale dell'associazione. ANSA /UFFICIO STAMPA +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES - NO ARCHIVE+++

Scade contratto a decontribuzione

VENEZIA. Per gli oltre 80.000 lavoratori dipendenti assunti nel gennaio 2015 con un contratto a tempo indeterminato, dal prossimo mese termina il beneficio della decontribuzione totale introdotto dalla legge 190/2014. A calcolarlo è la Cgia di Mestre. In buona sostanza, per i datori di lavoro di questi dipendenti verrà meno lo sgravio contributivo Inps. Una misura, quella introdotta nel 2015 dal Governo Renzi, che ha consentito agli imprenditori che hanno assunto un lavoratore a tempo indeterminato durante tutto l’arco del 2015 (o trasformato un rapporto di lavoro a termine in uno a tempo indeterminato), di non versare alcun contributo previdenziale per i successivi 36 mesi, con l’impegno, da parte dell’imprenditore, di non licenziare questo neoassunto prima che il rapporto di lavoro compia il terzo anno di vita. Per gli imprenditori si è trattato di un vantaggio economico fino a 8.060 euro all’anno per ciascun dipendente assunto con questa modalità.

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