Linea dura del Vaticano contro gli scandali dello Ior. In particolare Padre Federico Lombardi spiega che “il promotore di giustizia del Vaticano ha disposto il congelamento dei fondi intestati presso la banca vaticana a mons. Scarano, nel quadro delle indagini in corso, a seguito di rapporti su transazioni sospette depositate presso l’Autorità di informazione finanziaria (Aif”)”. Le indagini, aggiunge il portavoce vaticano, potrebbero “essere estese anche ad altre persone”. Padre Lombardi ha ribadito infatti che “lo Ior ha affidato al Promontory Financial Group un esame oggettivo dei fatti e delle circostanze relative ai conti in questione e coopera pienamente con l’organismo di regolazione finanziaria del Vaticano, l’Aif, e le Autorità giudiziarie per fare interamente luce sul caso”. Nel dettaglio, lo Ior, come ha precusato Lombardi, “sta affrontando un esame di tutte le relazioni con i clienti e delle procedure in vigore contro il riciclaggio di denaro”. Al tempo stesso, la Banca Vaticana, “sta attuando provvedimenti adeguati per migliorare le sue strutture e procedure”.
Padre Lombardi ha poi confermato che dalla Santa Sede stanno seguendo o una linea di “tolleranza zero nei confronti di tutte quelle attività che sono illegali o estranee agli statuti dell’istituto, siano esse condotte da laici o ecclesiastici”. Il processo avviato dallo Ior per fare piena luce sulle azioni illegali “ci si aspetta che venga largamente concluso per la fine del 2013”, ha spiegato poi il portavoce vaticano, precisando che “nelle settimane passate, lo Ior ha nominato un chief risk officer a livello di direzione, con lo specifico compito di concentrarsi sulla compliance e ha altresì introdotto misure per rafforzare sostanzialmente il sistema di reporting”.