Ovviamente, ad insaputa del governatore, gli appalti destinati della Regione Puglia alla Emiliano srl, società che fa capo al fratello del governatore Michele Emiliano. La Gazzetta del Mezzogiorno ha rivelato l’esistenza di ulteriori affidamenti diretti alla società da enti pubblici nel corso del 2024. Uno, come quello che ha dato il via allo scandalo, fa sempre capo al Consiglio regionale per la fornitura di arredi. L’appalto è stato poi revocato da una funzionaria “quando è venuta fuori la notizia del primo”, hanno spiegato gli uffici del Consiglio al quotidiano, che calcola in giovedì scorso la data in cui potrebbe esserci stata la retromarcia. Dunque, una corsa a mettere una pezza, che non muta la sostanza della vicenda. Gli altri due, dei quali il quotidiano dà conto, citando la Banca dati nazionale dell’Anac, dove sono registrati tutti gli appalti, riguardano una fornitura a una sola pubblica e la Asp, l’Azienda di servizi alla persona.
Alla società dei fratelli di Emiliano 4 appalti nel 2024
La prima fornitura, quella che ha dato il via allo scandalo e che risale a maggio, era da 41mila euro; la seconda, quella bloccata, da 36mila; le altre due hanno importi minori, rispettivamente 4500 e 600 euro. Importo complessivo 78mila euro. Più della cifra in sé, l’attenzione si concentra sul fatto che la vicenda “segnala che da quest’anno l’azienda di Capurso – iscrivendosi al Mepa, il centro acquisti della pubblica amministrazione – sta tentato di entrare nel mercato delle forniture pubbliche”, si legge sulla Gazzetta del Mezzogiorno, che ne rileva l’inopportunità, pur in assenza di implicazioni legali.
C’è però anche un altro aspetto che emerge, in particolare per quanto riguarda il caso degli affidamenti da parte del Consiglio regionale. E a sottolinearlo è stata FdI, prima ancora che la Gazzetta portasse alla luce l’esistenza degli altri appalti. “A pensar male: due appalti in tre mesi per la stessa categoria merceologica e dalla stessa stazione appaltante sembrano un frazionamento per raggirare la norma che prevede di poter affidare gli appalti sotto soglia. Insomma, come se fosse stato apposta per non dare nell’occhio”, hanno commentato i consiglieri regionali di FdI in Puglia, Renato Perrini e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Tommaso Scatigna e Tonia Spina, commentando la vicenda, ricordando anche che “in questo caso siamo anche a un’altra anomalia: il codice degli appalti e dell’anticorruzione gli affidamenti devono rispettare il criterio della rotazione delle aziende chiamate a presentare preventivi. Emiliano srl deve essere una vera trottola per come ruota”.
Emiliano era intervenuto sul caso degli appalti al Consiglio regionale prima affermando di non essere al corrente e poi, di fronte all’incalzare delle polemiche, assumendo i panni della vittima, dicendosi “dispiaciuto” per una vicenda “inopportuna” che lo aveva messo in difficoltà, ma minimizzando: “Non è successo nulla di drammatico”, è stato il suo giudizio, visto che tutto è avvenuto ‘a sua insaputa…’.