Chinese Vice Premier Liu He, left, leaves the Office of the United States Trade Representative in Washington, Thursday, May 9, 2019, after meeting for trade talks between the United States and China. (ANSA/AP Photo/Manuel Balce Ceneta) [CopyrightNotice: Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.]

Scattato i dazi americano, ma Usa e Cina trattano. Wall Street affonda

Scattato alla mezzanotte di Washington (le 6 in Italia) l’aumento dei dazi Usa su 200 miliardi di dollari di beni ‘made in China’, dal 10% al 25%. E la Cina assicura l’adozione delle “necessarie contromisure”.

   Ma nella capitale statunitense si continua a trattare e nelle prossime ore torneranno a vedersi le due delegazioni guidate da una parte dal responsabile Usa al commercio Lighthizer e dal segretario al Tesoro americano Mnuchin, e dall’altra dal vicepremier cinese Liu He.

   Liu ha detto di essere andato a Washington “con sincerità” e che altri rialzi dei dazi “non sono la soluzione del problema”.

Il vicepremier cinese ha aggiunto di puntare con i colloqui a porre fine alla guerra commerciale e ai contrasti, riconoscendo l’esistenza di “alcuni problemi” ed esprimendo l’auspicio di potersi impegnare “in scambi razionali e sinceri” con i negoziatori americani che continueranno domani.

E sotto il perso della nuova escalation sui dazi,  Wall Street affonda. Dopo oltre un’ora di contrattazioni il Dow Jones perde l’1,02%, il Nasdaq l’1,20% e l’indice S&P500 l’1,49%.

 

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