‘Abbiamo scavato molto in profondità, forse dove nessuno era mai arrivato finora’, dice il costruttore Gianni Baldi, quando uno dei miei uomini mi ha chiamato per mostrarmi la cosa, non nascondo che stavo quasi per sentirmi male, mai vista una roba del genere. Giunte sul posto, le autorità competenti hanno mostrato profondo sconcerto. Subito sono stati allertati i ricercatori del ‘centro studi archeologico’ campano che stanno analizzando la struttura. Per ora l’area è off-limits, sottoposta a sequestro fino a data da destinarsi. In verità, nella mia vita, non mi sono mai trovato dinanzi a una struttura scheletrica del genere dichiara Ugo Fratti, responsabile del dipartimento archeologico: ‘Credo sia la prima volta al mondo che l’umanità entra in contatto con qualcosa del genere. Non so di cosa parlare. La mia idea, confermata in parte anche da alcuni miei colleghi stranieri prontamente giunti sul luogo del ritrovamento, è che si possa trattare di un antenato preistorico. Questo ovviamente mette in crisi tutta la catena dell’evoluzione darwiniana, siamo consapevoli di trovarci di fronte a un cambiamento epocale, oltre che genetico e storico’. La zona è controllata giorno e notte da guardie private, si attendono risposte veloci dagli studiosi. L’umanità potrebbe essere a un passo dal cambiare la propria concezione di sé. E se, in un passato più o meno lontano, fossero realmente esistiti dei giganti dalle sembianze umane? Forse la mitologia non ha poi valore solo leggendario o narrativo.
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