Schiava di Picasso di O. Guerrieri, regia Blas Roca Rey, 17 ottobre – Teatro del Lido


Teatro del Lido di Ostia
domenica 17 ottobre ore 17.30 | TEATRO-MUSICA

NutrimentiTerrestri
presenta
SCHIAVA DI PICASSO
di Osvaldo Guerrieri | regia Blas Roca Rey
con Monica Rogledi, e con Barbara Cestoni, voce, e Gabriele Santori, chitarra
durata 75’
 
“Pablo è uno strumento di morte. Non è un uomo, è una malattia, non un amante, ma un padrone” Dora Maar

Il Teatro del Lido inaugura la proposta teatrale della nuova stagione domenica 17 ottobre alle 17.30 con la pièce Schiava di Picasso di Osvaldo Guerrieri diretta da Blas Roca Rey. Monica Rogledi veste i panni della protagonista Dora Maar, accompagnata in scena dalla magnifica voce di Barbara Cestoni che canterà la sua storia attraverso le canzoni più suggestive della Parigi anni ’30, e dalla chitarra di Gabriele Santori.

Dora Maar ci racconta il suo amore maledetto, la sua dannazione, la sua salvezza. Per troppi anni Henriette Theodora Markovitch (Parigi 1907-1997), nota come Dora Maar, è stata relegata al ruolo di musa e amante, tragicamente abbandonata da Picasso. Occhi verdi, affascinante e seduttiva, naturalmente elegante, Dora Maar, fu una donna acuta, intelligente, politicamente e socialmente impegnata. Fu soprattutto una straordinaria artista negli anni del Surrealismo.
È una fotografa già affermata, sensibile e pungente, quando nel 1936 incontra il pittore spagnolo in uno storico caffè di Parigi. Nasce una storia d’amore tormentata e travolgente, una schiavitù amorosa durante la quale la donna, lentamente, viene stritolata dalla crudeltà e dalla vanità del più grande artista del ‘900.

La relazione fra Dora e Pablo nasce sullo sfondo di una Parigi esplosiva, dove il gruppo di surrealisti, tra cui Jacques Prévert, Paul Eluard, George Bataille, Man Ray, le loro donne, i loro amori liberi e sfacciati, la loro vita contro ogni ordine borghese, dà vita a una delle rivoluzioni artistiche più straordinarie del secolo. Qualche anno dopo l’Europa viene travolta dal nazismo, Parigi è occupata dai tedeschi e Dora divide con Picasso la fame, il freddo e la paura dell’arresto. Dora vive tutto questo come un sogno. Come un incubo. Un’intensa e dolorosa storia d’amore che la trascina nel buio della depressione, acuendo un tratto oscuro già presente nel suo carattere. Dora Maar trascorre gli ultimi cinquant’anni della sua vita lontano da tutti, trovando nella psicanalisi e nella religione la forza di superare il dramma. Al suo funerale partecipano sette persone.

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Teatro del Lido di Ostia
domenica 17 ottobre ore 17.30 | TEATRO-MUSICA

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presenta
SCHIAVA DI PICASSO
di Osvaldo Guerrieri | regia Blas Roca Rey
con Monica Rogledi, e con Barbara Cestoni, voce, e Gabriele Santori, chitarra
durata 75’
 
“Pablo è uno strumento di morte. Non è un uomo, è una malattia, non un amante, ma un padrone” Dora Maar

Il Teatro del Lido inaugura la proposta teatrale della nuova stagione domenica 17 ottobre alle 17.30 con la pièce Schiava di Picasso di Osvaldo Guerrieri diretta da Blas Roca Rey. Monica Rogledi veste i panni della protagonista Dora Maar, accompagnata in scena dalla magnifica voce di Barbara Cestoni che canterà la sua storia attraverso le canzoni più suggestive della Parigi anni ’30, e dalla chitarra di Gabriele Santori.

Dora Maar ci racconta il suo amore maledetto, la sua dannazione, la sua salvezza. Per troppi anni Henriette Theodora Markovitch (Parigi 1907-1997), nota come Dora Maar, è stata relegata al ruolo di musa e amante, tragicamente abbandonata da Picasso. Occhi verdi, affascinante e seduttiva, naturalmente elegante, Dora Maar, fu una donna acuta, intelligente, politicamente e socialmente impegnata. Fu soprattutto una straordinaria artista negli anni del Surrealismo.
È una fotografa già affermata, sensibile e pungente, quando nel 1936 incontra il pittore spagnolo in uno storico caffè di Parigi. Nasce una storia d’amore tormentata e travolgente, una schiavitù amorosa durante la quale la donna, lentamente, viene stritolata dalla crudeltà e dalla vanità del più grande artista del ‘900.

La relazione fra Dora e Pablo nasce sullo sfondo di una Parigi esplosiva, dove il gruppo di surrealisti, tra cui Jacques Prévert, Paul Eluard, George Bataille, Man Ray, le loro donne, i loro amori liberi e sfacciati, la loro vita contro ogni ordine borghese, dà vita a una delle rivoluzioni artistiche più straordinarie del secolo. Qualche anno dopo l’Europa viene travolta dal nazismo, Parigi è occupata dai tedeschi e Dora divide con Picasso la fame, il freddo e la paura dell’arresto. Dora vive tutto questo come un sogno. Come un incubo. Un’intensa e dolorosa storia d’amore che la trascina nel buio della depressione, acuendo un tratto oscuro già presente nel suo carattere. Dora Maar trascorre gli ultimi cinquant’anni della sua vita lontano da tutti, trovando nella psicanalisi e nella religione la forza di superare il dramma. Al suo funerale partecipano sette persone.

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