Il socialdemocratico tedesco Martin Schulz è stato eletto nuovo presidente del Parlamento Europeo per i prossimi due anni e mezzo. Succede al polacco Jerzy Buzek, che ha guidato l’Europarlamento nella prima metà della legislatura in corso. Il neo presidente ha ottenuto la maggioranza assoluta al primo voto con 387 voti, su un totale di 670 voti validi. Gli altri candidati alla guida dell’Europarlamento erano la liberaldemocratica britannica Diana Wallis, che ha ottenuto 141 voti, ed il connazionale Nirj Deva, del gruppo dei Conservatori e riformisti, per il quale hanno votato in 142.
“Bisogna dire un no chiaro” al sistema delle agenzie di rating, che è “una minaccia per il progetto europeo”. Le prime parole del neo presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, nel suo discorso di insediamento, sono tutte rivolte contro le stime delle agenzie di rating. Per il tedesco “cresce il sospetto che anonime agenzie con sede a New York siano più potenti di governi democraticamente eletti”. E poi lancia una allarme sulla tenuta dell’eurozona. “Per la prima volta dalla sua fondazione, il fallimento dell’Unione europea non è un’ipotesi irrealistica”. Martin Schulz lancia una sfida ai governi che “da mesi passano da un vertice all’altro” e fanno “tornare ad un periodo superato, quello del Congresso di Vienna”. Il neo presidente dell’Europarlamento ha inoltre rivendicato la centralità dei parlamenti europeo e nazionali nel processo decisionale di eurolandia definito ‘troppo verticistico’.
Mauro (Pdl): Schulz incarni equilibrio. “Sono sicuro che Martin Schulz saprà ora abbandonare la casacca partigiana di presidente del gruppo Socialista e Democratico per indossare quella super partes e di pieno equilibrio necessaria per presiedere l’Assemblea di Strasburgo”. E’ il commento a caldo di Mario Mauro, presidente dei deputati Pdl al Parlamento europeo, dopo l’elezione del nuovo presidente del PE. “Mi auguro che in questo momento delicato e difficile per le Istituzioni europee – ha aggiunto Mauro – il neo-eletto presidente saprà difendere strenuamente, non solo il ruolo centrale del Parlamento europeo, ma anche il metodo comunitario contro le miopie intergovernative. Il Parlamento europeo ha il compito di salvare il progetto europeo da derive improvvide di tipo nazionalistico”.
Il tedesco Martin Schulz è stato fino ad ora capo del gruppo dell’Alleanza dei socialisti e democratici (S&D) all’Europarlamento ed è ricordato per il ‘duetto’ con l’allora premier italiano Silvio Berlusconi.