Un momento della mobilitazione di oggi 25 settembre 2010 ad Oristano. Non un sciopero ma una manifestazione popolare ha portato stamane in piazza a Oristano almeno 5.000 persone chiamate a raccolta dai sindacati confederali, d'intesa con i comuni (Anci) e le province (Ups), per dire che le misure contro la crisi messe in atto da Governo e Regione sono insufficienti e che le politiche per lo sviluppo e l'occupazione stentano a decollare, mentre lo Stato fatica a riconoscere tutte le entrate dovute alla Sardegna. ANSA/PINNA

Sciopero 23 febbraio, stop ai servizi pubblici e privati

È stato indetto un blocco generale per l’intera giornata di venerdì 23 febbraio, per tutti i settori pubblici e privati, proclamato da SI Cobas, AL Cobas, FAO Federazione Autisti Operai, Slaiprolcobas, SGC Sindacato Generale Di Classe, LMO Lavoratori Metalmeccanici Organizzati e SOA Sindacato Operati Autorganizzati. Vediamo cosa si ferma e quando, con tutte le informazioni utili riguardo allo stop ai servizi e agli orari.

Le motivazioni poste a base dello sciopero sono la cessazione del fuoco immediato e ritiro dell’esercito israeliano dalla Striscia di Gaza, il blocco immediato dei traffici di armi dirette ad Israele, la fine dell’”occupazione coloniale” delle terre palestinesi in Cisgiordania, il blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina.

La richiesta è quella del cessate il fuoco immediato, accompagnato dal ritiro dell’esercito israeliano da Gaza, l’apertura di tutti i corridoi umanitari possibili per garantire il massiccio e necessario afflusso di aiuti umanitari, la liberazione degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza in cambio della scarcerazione di tutti i prigionieri politici palestinesi, la fine delle incursioni dell’esercito israeliano in Cisgiordania e il blocco degli insediamenti illegali dei coloni sionisti.

In particolare, aggiungono le sigle sindacali, in questo momento l’economia bellica sta crescendo con percentuali “impressionanti”. Gli USA, primo produttore mondiale, hanno venduto armi per 238 miliardi nel 2023, con un aumento del 56% rispetto al 2022. Anche le industrie italiane con Leonardo stanno traendo grandi benefici da questa situazione, mentre – prosegue la nota – la spesa per esercito e armi in Italia nel 2024 toccherà i 24 miliardi, oltre al fatto che è stata tolta l’Iva dalle armi, “tutti soldi che verranno tolti alle spese sociali, sanità, scuole, pensioni, salari, sussidi ai poveri, solo per citarne alcuni”.

Sciopero 23 febbraio: come si svolge

Lo sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati per la giornata del 23 febbraio 2024 si svolge dalle ore 00.01 alle ore 23.59, compreso il primo turno montante per i turnisti, indetto dalle Associazioni Sindacali SI Cobas, AL Cobas, FAO Federazione Autisti Operai, Slaiprolcobas, SGC Sindacato Generale Di Classe, LMO Lavoratori Metalmeccanici Organizzati e SOA Sindacato Operati Autorganizzati.

Il 23 febbraio in programma scioperi, mobilitazioni, assemblee ed iniziative varie per creare attenzione, informazione, coinvolgimento e partecipazione, mentre sabato 24 febbraio si svolgerà una grande manifestazione a Milano da Piazza Loreto a Piazza Duomo al pomeriggio: appuntamento alle ore 14.30, che si unirà alle altre manifestazioni in giro per il mondo.

Sciopero generale 23 febbraio: ospedali e medici

Stop in ospedali, ambulatori e centri medici a visite ed esami programmati. Anche i medici di base potrebbero non ricevere e rinviare gli appuntamenti.

Gli ospedali naturalmente sono tenuti al rispetto delle norme di legge sulla garanzia dei servizi pubblici essenziali e delle emergenze, per ridurre il più possibile eventuali disagi ai cittadini. In particolare, vengono comunque garantiti i servizi di emergenza e di Pronto Soccorso; potranno invece subire interruzioni e sospensioni le attività prenotate e programmate.

Sciopero generale 23 febbraio: scuola

Anche il mondo della scuola si ferma per l’intera giornata del 23 febbraio. Per quanto riguarda nello specifico la scuola, le motivazioni alla base dello sciopero sono la carenza di organico del personale, l’utilizzo massiccio di personale precario, l’aumento dei carichi di lavoro e il dimensionamento scolastico.

Tornando allo sciopero del 23 febbraio, a rischio l’ingresso degli studenti negli istituti, sia pubblici che privati, per tutti gli studenti di ogni ordine e grado, dai nidi alla scuola dell’infanzia, passando per primaria, medie e superiori.

Dal momento che non è possibile conoscere l’entità delle adesioni agli scioperi e quindi se sia possibile garantire o meno la regolarità del servizio scolastico, non si è in grado di garantire il regolare svolgimento delle lezioni e del servizio di vigilanza nella scuola per l’intera giornata.

Il 23 febbraio i genitori, prima di lasciare i loro figli davanti alla scuola, sono tenuti a informarsi se è aperta e se il personale ATA in servizio è tale da assicurare l’adeguata vigilanza. Il consiglio è anche consultare periodicamente il sito e il registro della scuola per eventuali ulteriori comunicazioni in merito.

Sciopero generale 23 febbraio: trasporti

Come sempre in caso di sciopero, dopo il blocco del 12 febbraio, di nuovo il 23 febbraio a rischio ci sono anche i trasporti. Disagi per viaggiatori, pendolari e cittadini riguarderanno treni, autobus, metropolitane, tram e ogni altro mezzo di trasporto pubblico.

A rischio dunque i treni alta velocità di Trenitalia e Italo, interregionali e regionali di Trenitalia, Trenord e le varie società di trasporto locale. Disagi anche per chi si sposta con bus e tram: potrebbero subire ritardi e/o cancellazioni i mezzi pubblici di ATAC Roma, ANM Napoli, GTT Torino e in tutte le altre città italiane. Dovrebbe invece non aderire allo sciopero la società di trasporti di Milano ATM.

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