Un altro sciopero di Lufthansa in arrivo. Il sindacato Ver.di in Germania ha annunciato una nuova agitazione di due giorni per giovedì e venerdì di questa settimana, il 7 e l’8 marzo. Lo sciopero riguarda il personale di terra e questa volta dovrebbe avere serie ripercussioni anche per i passeggeri.
Diverse dunque le condizioni rispetto al precedente blocco, che aveva riguardato soltanto i voli cargo commerciali, seppur con qualche disagio anche per chi ha dovuto viaggiare in aereo. Ma vediamo cosa si sa dello sciopero al momento.
Sciopero Lufthansa 7 e 8 marzo 2024
Il sindacato tedesco Ver.di ha proclamato un nuovo sciopero del personale di Lufthansa. Il sindacato ha invitato l’intero personale di terra della compagnia aerea a scioperare giovedì 7 e venerdì 8 marzo. Con questo “sciopero di avvertimento” il sindacato dei servizi vuole aumentare ulteriormente la pressione sull’azienda prima del quinto round di contrattazioni collettive previsto per il 13 e 14 marzo.
“È impossibile credere che questa società annuncerà risultati annuali record questa settimana, che i bonus per i membri del consiglio saranno aumentati in modo significativo e che i dipendenti di terra, con salari orari di 13 euro, non sanno più nemmeno come vivono per sbarcare il lunario nelle città più costose della Germania”, ha commentato uno degli esponenti di punta di Ver.di, Marvin Reschinsky.
L’inizio dell’agitazione per il reparto passeggeri è previsto giovedì 7 marzo alle 4:00 e terminerà sabato 9 alle 7:10. I passeggeri devono quindi aspettarsi cancellazioni e ritardi. Attenzione che in Italia lo sciopero incrocia quello generale dell’8 marzo, indetto in occasione della Festa della Donna.
Perché il personale di Lufthansa sciopera: le motivazioni
In ballo c’è la contrattazione collettiva per circa 25mila lavoratori di terra. Per questo sono già stati indetti due scioperi, ognuno dei quali ha bloccato il traffico passeggeri per circa un giorno. Ver.di aveva chiesto il 12,5% in più di stipendi e un bonus di compensazione per l’inflazione con la durata di un anno. Lufthansa ha finora offerto uno stipendio più alto del 10% per un contratto di 28 mesi.
La settimana scorsa Ver.di Lufthansa ha scioperato nei settori tecnologia e movimentazione merci della compagnia, sabato è toccato al personale di terra che controlla il carico delle macchine presso Lufthansa Cargo.
“Negli ultimi giorni abbiamo deliberatamente saltato il traffico passeggeri con i nostri scioperi” ha spiegato ancora Reschinsky. “Tuttavia, ignorando la nostra richiesta di negoziare, Lufthansa ci comunica che ‘si muoverà solo quando la pressione continuerà a salire’”.
I passeggeri hanno potuto viaggiare effettivamente, ma secondo un portavoce di Lufthansa, a causa dello sciopero, ci sono stati comunque ritardi e disagi, come i rallentamenti dovuti all’accettazione di merci speciali. Ora la compagnia tedesca sta cercando di smaltire il ritardo il più rapidamente possibile.
La risposta di Lufthansa agli scioperi
Come spiega la stampa tedesca, Lufthansa ha espresso indignazione per i continui scioperi e ha criticato in particolare le condizioni poste da Ver.di per il ritorno al tavolo delle trattative. L’azienda ha quindi messo in discussione la contrattazione collettiva nel suo complesso.
Cosa possono fare i passeggeri in caso di sciopero: come avere il rimborso
In caso di cancellazione del proprio volo, se il biglietto non è stato ancora utilizzato, l’importo della prenotazione, compreso di tutte le tasse e supplementi, viene rimborsato nella stessa forma di pagamento originale utilizzata. Se invece il passeggero ha già usufruito di uno o più parti dell’itinerario, viene calcolato il valore della porzione non usata della tariffa, delle tasse e dei supplementi e il biglietto viene rimborsato pro-rata.
Cancellazioni e ritardi dovuti a scioperi, o condizioni meteo avverse, vengono considerate circostanze eccezionali ai sensi delle norme UE. Qualsiasi costo supplementare che i viaggiatori sostengano, ad esempio dovuto alla perdita di un appuntamento di lavoro, non viene rimborsato.
Tuttavia, se i clienti devono affrontare spese per un soggiorno in hotel, pasti e telefonate presso il punto di partenza del viaggio, il servizio clienti Lufthansa è tenuto a verificare la possibilità di un rimborso, anche parziale, in base alle ricevute conservate. Nel modulo basta selezionare “Irregolarità del volo” e caricare le ricevute come allegati. A questo punto il servizio prenderà im carico la richiesta e risponderà non appena possibile.
I passeggeri che viaggiano all’interno della Germania, i cui voli sono stati cancellati a causa di scioperi o condizioni meteorologiche avverse, possono utilizzare i treni della Deutsche Bahn. Per questo motivo i passeggeri possono convertire il proprio biglietto elettronico in un voucher di viaggio sul sito Lufthansa o presso le postazioni per il check-in.
Fusione Lufthansa-Ita: a che punto siamo
Intanto, nonostante il passo indietro ventilato da Lufthansa, e le crepe già ben visibili di un matrimonio ancora incerto, procedono le trattative per la fusione della tedesca con l’italiana Ita Airways. Lufthansa ha offerto 325 milioni per acquisire il 41% di Ita dallo Stato Italiano. Operazione su cui la Commissione europea vuole vederci chiaro.
Il 23 gennaio Bruxelles ha aperto un’indagine antitrust per verificare che l’operazione non limiti la concorrenza in Europa riguardo al trasporto passeggeri a corto e lungo raggio. L’autorità europea in particolare vuole capire se Ita Airways, Lufthansa e gli altri partner United Airlines e Air Canada debbano essere considerati o meno come un’unica entità dopo la fusione.
L’indagine approfondita dell’antitrust Ue sull’operazione “è in corso” e la scadenza per la decisione finale “resta il 6 giugno 2024“. Così una portavoce della Commissione europea interpellata sul possibile rinvio del verdetto.
Secondo le norme comunitarie sulle fusioni, Bruxelles ha 90 giorni lavorativi per concludere l’istruttoria. Possono poi essere concesse proroghe di 15 giorni e fino a 20 giorni lavorativi su richiesta delle parti. Per un rinvio più ampio, Bruxelles dovrebbe invece adottare la procedura chiamata “stop-the-clock“.