Controlli in corso sullo sciopero nazionale de trasporto pubblico, che ieri ha creato disagi a migliaia di passeggeri. Secondo l’autorità di garanzia sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali potrebbero essersi verificate delle irregolarità nel garantire le prestazioni minime indispensabili, nelle principali aree metropolitane. “Per questo motivo – dichiara il presidente Roberto Alesse, ho scritto ai Prefetti e alle Aziende di trasporto per avere urgenti informazioni su quanto accaduto”. “E’ evidente, aggiunge , che “quanto successo ieri è del tutto inaccettabile, in termini di civile convivenza”.
Se quanto ipotizzato da Alesse fosse vero, ci sarebbero gravi conseguenze per i responsabili del trasporto del pubblico, in quanto si sarebbe contravvenuta la legge 146 del 1990 e la regolamentazione di settore estremamente chiara e rigorosa: due o tre fasce, per un totale di sei ore, da programmarsi, di concerto tra azienda e sindacati, negli orari di maggiore esigenza dell’utenza.
Tuttavia, riferisce Alesse, “le moltissime segnalazioni giunte all’Autorità indicano, soprattutto nelle grandi città, il mancato rispetto del servizio nelle fasce protette, fatto che, se accertato, obbligherebbe l’Autorità ad applicare le sanzioni pecuniarie previste dalla legge”.
Alesse, comunque, osserva che “resta impregiudicata, ovviamente, nel merito, la gravità della situazione in cui versa, da tempo, il settore del trasporto pubblico locale, con un contratto collettivo di lavoro scaduto da pi di cinque anni”. Al riguardo, ricorda, “abbiamo già offerto, nei mesi scorsi, la disponibilità, come Autorità di garanzia, a proseguire il tavolo di mediazione con tutte le parti del conflitto e siamo pronti, insieme al Governo, a discutere, in tempi brevi, i termini di un possibile rinnovo contrattuale.”